Corriere di Verona

Arche scaligere, i carabinier­i arrestano 2 giovani

L’uomo stava dormendo alle Arche. Arrestati due marocchini ventenni

- Petronio

La vita la deve a una questione di centimetri. Quelli tra il mento e la giugulare. È lì che l’hanno colpito con il coc- cio di una bottiglia i due ventenni - uno marocchino, l’altro nato in Italia ma di origini maghrebine - che lo hanno rapinato. È solo per un caso fortui- to del destino che, all’alba tra mercoledì e giovedì un clochard romeno di 61 anni non è morto sgozzato. L’aggression­e è avvenuta vicino alle Arche Scaligere, dove l’uomo stava dormendo. I due aggressori sono stati arrestati dai carabinier­i.

VERONA La vita la deve a una questione di centimetri. Quelli tra il mento e la giugulare. È lì che l’hanno colpito. E lo hanno fatto nella maniera peggiore. Perché lui era steso a terra e stava dormendo. E il suo tentativo di difesa non richiedeva una reazione così violenta. È solo per un caso fortuito del destino che, all’alba tra mercoledì e giovedì un clochard non è morto sgozzato. Con la gola tagliata da chi, alquanto pavido, non ha trovato di meglio che dare il benvenuto al nuovo giorno rapinando quell’uomo indifeso. Ha 61 anni, quell’uomo. Arriva dalla Romania. Il suo tetto sono le tombe degli Scaligeri, il suo letto i gradini dell’androne. È lì che, ogni notte, crea la sua stanza. Un cartone e due coperte. Ed è lì che custodisce quello che per lui è un tesoro. I suoi risparmi. Non il guadagno di una giornata. Ma quello di una vita.

Quei 140 euro che sono tutto il suo mondo e che giovedì mattina due ragazzi di 21 anni, sbandati ben più di lui, hanno cercato di portargli via. Gli hanno tagliato la gola, pur di prendere quei soldi. E lui ha fatto quello che chi non ha riferiment­i fa. Non ha chiamato soccorsi o forze dell’ordine. È sempliceme­nte andato alla fontana, a lavarsi il sangue. Lo ha trovato così, mentre sciacquava quei fiotti che imperterri­ti continuava­no ad uscire e chiedeva aiuto in una piazza vuota, un passante.

È stato lui a chiamare la sala operativa del 112, a raccontare di quel barbone con il mento e il collo lamati e di quel portafogli­o pieno di tutti i suoi risparmi portato via. Sul posto sono arrivati i carabinier­i del nucleo radiomobil­e. Si sono fatti descrivere dal clochard i due ragazzi che lo avevano aggredito e hanno diramato la descrizion­e agli altri colleghi. I due non erano neanche andati lontani. Una gazzella li ha fermati in via Stella. In mano avevano ancora il portafogli­o e il collo di bottiglia con cui avevano ferito il romeno senza fissa dimora.

I militari li hanno arrestati con l’accusa di rapina aggravata e lesione personali. Abdou Rifa Bench, marocchino e il suo amico Rahal Hamrlahia, nato in Italia ma di orgini maghrebine, vivono in provincia e hanno una sfilza di precedenti di polizia. Sono stati portati in carcere a Montorio ed è lì che, ieri mattina, si è tenuta l’udienza di convalida per l’arresto che è stato confermato. Resteranno in cella fino al processo, i due amici. Il clochard romeno è stato portato in ospedale. Sia la ferita al mento che quella al collo sono state suturate, con una prognosi di 10 giorni. Ma non si può refertare la paura. Quella che ogni notte ha da giovedì quando va a dormire sotto le stelle.

 ??  ?? Sul posto
I carabinier­i del nucleo radiomobil­e hanno soccorso il clochard e preso gli aggressori
Sul posto I carabinier­i del nucleo radiomobil­e hanno soccorso il clochard e preso gli aggressori

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy