Mondiali, Cassani vede Viviani «È in forma, gli devo parlare»
Il Ct della Nazionale pensa allo sprinter per la corsa iridata di Bergen Domani l’incontro. «Circuito non da velocisti, ma può essere utile»
aspetta di entrare in Arena per il Nabucco, insieme a lui c’è anche il presidente della Fci, Renato Di Rocco, e parlare di Viviani è scontato. Il Campionato del Mondo, a Bergen, in Norvegia, dista poco, 16/24 settembre, e il 28enne velocista veronese – oro nell’omnium a Rio 2016 – dichiarava di recente: «Ci terrei molto: questo Mondiale non è fatto su misura per noi velocisti, ma penso che arrivandoci in questa condizione io possa essere utile alla causa». La condizione è ottima: s’è rifatto dell’Europeo sfuggito per un nulla, Viviani, vincendo ad Amburgo e infilando, poi, le due tappe, in Francia, al tour di Poitou Charentes. Uno scatto che Cassani rimarca: «L’Europeo c’è scappato per un centimetro, bravissima la squadra e bravissimo Elia, che meritava il successo. Qui sopra, Elia Viviani. A sinistra, il ct della Nazionale Davide Cassani
Poi Amburgo e le tappe in Francia, sì. In Norvegia non sarà un Mondiale completamente pianeggiante, ci sono 3mila metri di dislivello, per questo devo confrontarmi con Elia per capire se può essere utile alla squadra». Di certo sarà utile, per Viviani, il passaggio dal Team Sky (le esclusioni dall’ultimo Giro, Tour e Vuelta) alla belga Quick Step Floors: «Il Team Sky, per lui, è stato importante, lì è cresciuto. Ma la Quick è l’ideale, per Elia. Vedrete, al prossimo Giro può vincere due, tre tappe. Perché è maturato. E perché potrà avere due, tre uomini, fatto inedito per lui». E il Mondiale, allora? Filtra ottimismo, per la chiamata, ma meglio attendere l’incontro di domani. E in mezzo, registrare quel che dice il presidente federale, Di Rocco: «Viviani è in forma straordinaria. Mancato per un soffio con la squadra votata a lui, l’Europeo gli ha dato senso di responsabilità ed Elia è pronto a replicare in Norvegia, se lo consentono la forma e le scelte di Cassani, che dovrà costruire una squadra diversa per un percorso diverso e per un Mondiale dove bisognerà puntare non su una carta sola ma su più opportunità».
Cassani Positivo il fatto che Viviani sia passato alla Quick Step