«Eccellenze mondiali e fiducia nei giovani»
Un programma ai massimi livelli, con la ricerca certosina delle eccellenze della musica internazionale da attrarre in città per offrire al pubblico, ogni anno, un «viaggio musicale» unico.
Il presidente dell’Accademia Filarmonica Luigi Tuppini racconta tutta la sua soddisfazione, ma anche il grande lavoro che si cela dietro l’edizione 2017 dell’evento.
Anche quest’anno nomi di tutto rispetto nel programma 2017: quali sono i fili conduttori e le novità di questa stagione?
«La cifra costante che l’Accademia si sforza di mantenere a questa sua manifestazione è l’eccellenza degli interpreti. Le orchestre, i direttori e i solisti vengono invitati per portare al pubblico del Teatro Filarmonico i rappresentanti più qualificati e famosi del panorama dell’interpretazione musicale contemporanea.
Dal punto di vista tematico si può individuare nel programma un’esemplare presenza delle scuole di musica nazionali da un lato e una vasta panoramica del pianismo internazionale più interessante dall’altro».
C’è anche una grande sorpresa per il pubblico: il ritorno di Sokolov; come avete fatto a convincerlo?
«Sokolov, forse il più grande pianista vivente, era assente da Verona da moltissimi anni e pensare che è proprio a Verona che egli vive stabilmente. All’Accademia Filarmonica Sokolov ha debuttato nella notte dei tempi in Sala Maffeiana. È stato forse anche il ricordo di quel concerto che lo ha persuaso ad accettare il nostro invito di quest’anno».
Come siete riusciti a mantenere un livello così alto di affluenza e gradimento di pubblico, in questi 26 anni?
«La possibilità di poter ascoltare nel Teatro Filarmonico orchestre e musicisti che, diversamente, il pubblico dovrebbe rincorrere nei vari festival europei, ha convinto molti appassionati a frequentare da subito e in maniera crescente “Il Settembre dell’Accademia”,
Tuppini/1 Qui c’è la possibilità di ascoltare artisti che si dovrebbero rincorrere in vari festival europei Tuppini/2 Questa Accademia, finanziandosi da sola, è riuscita a contenere il prezzo dei biglietti
nel quale, ricordo, si sono esibite finora tantissime orchestre e interpreti che hanno continuamente rinnovato la proposta musicale. Non solo...».
Prego.
«Non va dimenticato che l’Accademia Filarmonica, provvedendo direttamente al finanziamento della sua più importante manifestazione, ha voluto mantenere un costo degli abbonamenti e dei biglietti molto contenuto e sostanzialmente costante nel tempo».
L’Accademia ha preso delle iniziative per i giovani?
«Su questo tema l’Accademia ha agito con un doppio registro: da una parte chiamando numerose formazioni giovanili da tutta Europa e dando loro la possibilità di esibirsi in una rassegna importante; dall’altro prevedendo delle agevolazioni sugli ingressi per i giovani spettatori.
Una politica sviluppata anche con altre iniziative, giusto?
«Sì, questa politica è stata sviluppata anche nella rassegna “La città in concerto” (aperta gratuitamente al pubblico) che prevede la presenza di giovani formazioni e musicisti di Verona, sia nel Teatro Filarmonico che in altri luoghi della città, dove avranno la possibilità di dar prova del loro talento».