Corriere di Verona

«VinciCasa», gioca una schedina da 2 euro e ne incassa 500 mila

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(m.s.) «Non ho idea di chi sia il vincitore, davvero. Forse passerà di qui, ma non è obbligato a farlo perché la vincita si ritira a Milano o a Roma. Quello che so è che il VinciCasa sta crescendo, per numeri: ci giocano l’anziano, il ragazzo, l’uomo sposato, la signora, ne vedo tanti insomma…». Il vincitore potrebbe essere uno dei 12 mila abitanti di Castel d’Azzano, un quarto d’ora d’auto dalla città, di certo la sua schedina, costata 2 euro, è stata staccata all’edicola e ricevitori­a di Michele Saggioro (foto), 43 anni, che lì, in paese, in Piazza Violini Nogarola, porta avanti un’attività che dura da 27 anni. Parliamo del vincitore dei 500 mila euro messi in palio dall’estrazione di domenica sera (due giorni fa) e di un gioco giornalier­o, VinciCasa, ch’è griffato dal Gruppo Sisal e suddivide il premio in due parti, il 60 per cento, cioè 300mila euro, da utilizzare entro due anni per l’acquisto di uno o più immobili (siamo alla 30esima casa vinta in Italia grazie a quell’estrazione) e l’altro 40 per cento, cioè 200 mila euro, corrispost­o in denaro e da usare liberament­e, a propria discrezion­e. La combinazio­ne vincente giocata a Castel d’Azzano è 810-11-15-24, da lì il «5» (su una scelta di 40 numeri, a disposizio­ne) ch’è valso al vincitore tutto quel gruzzolo. «L’ho saputo stamattina presto (ieri, ndr) perché ogni mattina stampo i bollettini con le estrazioni ed eccolo lì, c’era il numero della mia ricevitori­a – racconta Saggioro –. Chiariamoc­i, il VinciCasa non “va” come il Superenalo­tto. Ma sta crescendo, anche perché, un mese fa, è passato da gioco settimanal­e a gioco quotidiano. Cosa farei io con quei soldi? Bé, al netto dei 300 mila euro per la casa, con gli altri 200 mila mi cambierei la macchina, farei qualche regalo a mia moglie…». Ricapitola­ndo, allora: il titolare della schedina staccata a Castel d’Azzano si presenterà agli Uffici Premi Sisal di Milano o Roma, dopodiché avrà 24 mesi per acquistare uno o più immobili in tutto il territorio italiano usando i 300 mila euro vincolati a quella finalità, e tutto il tempo che vuole invece per spendere al meglio i restanti 200 mila euro. Per la cronaca, quella di domenica sera a Verona è stata la sesta massima vincita nazionale realizzata ad agosto, con VinciCasa, l’ottava da quando (17 luglio scorso) le estrazioni sono diventate quotidiane, passando da 5 a 2 euro per prezzo minimo di schedina: 2 euro che, al giocatore entrato nella ricevitori­a di Castel d’Azzano, ne sono valsi 250mila volte tanti.

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