Importuna la cameriera di un bar Operaio nei guai per stalking
Davanti al gip Luciano Gorra, ieri mattina, ha deciso di rimanere in silenzio. Nessuna parola per tentare di difendersi dalle pesanti accuse di stalking, danneggiamento e diffamazione.
Eppure, stando alla ricostruzione della procura, l’operaio veronese residente nella Bassa di parole negli ultimi mesi ne avrebbe utilizzate a valanga.
Prima timidi approcci, poi vere e proprie oscenità e, per finire, insulti di ogni tipo. tutto in poco meno di due mesi, in un’escalation che aveva costretto la sua vittima a cambiare le abitudini di vita, seriamente preoccupata per la propria incolumità.
Il tutto è iniziato a luglio quando l’uomo, 37 anni, difeso dall’avvocato Andrea Bacciga, ha incominciato a tempestare di messaggi la cameriera del bar che frequentava abitualmente nel piccolo centro della Bassa in cui vivono entrambi.
Lei, però, non ha mai fornito alcun feedback positivo e lui ha continuato imperterrito a scriverle nel tentativo di conquistarla.
Ben presto ha però realizzato che ogni sforzo sarebbe stato vano e, a quel punto, ha incominciato a rendere letteralmente «impossibile» la vita alla donna: telefonate e messaggi ad ogni ora del giorno e della notte, insulti sui profili social della vittima e veri e propri appostamenti sotto casa o fuori dal locale. In un’occasione, stando alla denuncia della poveretta, avrebbe persino rivolto la sua foga contro il finestrino posteriore dell’auto di lei, mandandolo in frantumi. E, a quel punto, la donna si era rivolta ai carabinieri che, dopo aver informato la procura, la scorsa settimana hanno notificato all’uomo il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima. Ieri, nel corso dell’interrogatorio davanti al gip Gorra, l’operaio ha preferito rimanere in silenzio.