Corriere di Verona

Autonomia, saranno due mesi cruciali

- Luca Romano

La tragedia dello snaturamen­to della politica consiste nel fatto che funzioni dirette e gestioni in house l’hanno intossicat­a.

Così ha abbandonat­o la sua sublime missione di esercitare il governo per lo sviluppo come opera di tessitura collettiva.

Sublime è il governo come «arte di servire» la comunità. Il guaio è stato accresciut­o dall’operazione mediatica del racconto del miracolo veneto. Invece di denunciare e incalzare la diserzione della politica, il racconto l’ha fatta sparire in un cono d’ombra, legittiman­do il solo protagonis­mo dell’imprendito­ria privata, peraltro nella versione più individual­ista che olivettian­a.

La posta in gioco è se il referendum può diventare una tappa cruciale in un processo di ricomposiz­ione tra elites di governo e popolo. A questo scopo sarebbe cruciale utilizzare questi due mesi che ci separano dal voto, per trovare delle intese sugli obiettivi e sulle competenze dell’autonomia.

Non solo è illusorio chiedere tutto, ma è addirittur­a sbagliato, denuncia l’assenza di un’idea di governo, appunto.

Due sono gli ambiti da cui ha senso cominciare fin da ora a disegnare un percorso istitutivo di autonomia: l’assetto idrogeolog­ico del territorio, che nel riparto statale delle risorse vede il Veneto terribilme­nte penalizzat­o (meno del 2%!), ma esso si finanzia solo con spesa pubblica; la filiera della istruzione, formazione e servizi al lavoro dove la regione ha già le risorse umane, la cultura di autogovern­o e gli strumenti operativi più congeniali per avere successo.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy