Prima pietra a Casa Abeo Appello del sindaco: «Tutti contribuiscano»
Nascerà in via Fantelli e sarà la sede dell’associazione
È stata posata ieri la prima pietra per il recupero di Villa Fantelli, all’interno dell’ospedale di Borgo Trento, che diventerà Casa Abeo, ossia la sede della meritoria Associazione bambino emopatico oncologico, fondata e presieduta da Piero Battistoni.
Accanto a lui, alla cerimonia erano presenti il sindaco Federico Sboarina, l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, il presidente di Confcommercio Paolo Arena, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Francesco Cobello, medici e autorità.
Proprio il sindaco Sboarina ha voluto lanciare un appello affinché si apra «una gara di solidarietà non solo tra enti ed istituzioni, ma anche tra i singoli cittadini, perché anche il più piccolo contributo può fare qualcosa di grande. Oggi – ha aggiunto Sboarina - la nostra città dimostra ancora una volta che ci sono persone che si mettono a disposizione di altre, meno fortunate, senza chiedere nulla in cambio, mosse semplicemente da quel senso di generosità che fa di Verona un esempio straordinario di volontariato sociale. L’auspicio è che la struttura diventi operativa il prima possibile – ha proseguito il sindaco - per permettere ad Abeo di proseguire al meglio l’insostituibile attività che svolge a servizio dei piccoli malati e delle loro famiglie». Villa Fantelli è un edificio in stile liberty che risale ai primi del Novecento, ed è stato concesso ad Abeo da parte dell’Azienda Ospedaliera Integrata.
Nell’edificio, che sorge su due piani più un seminterrato, troveranno spazio le attività amministrative dell’associazione ma anche locali dedicati ai bambini, alle loro necessità loro e a quelle dei loro familiari.
Ci sarà una palestra in cui i piccoli potranno svolgere non solo attività fisioterapiche e riabilitative ma anche ludiche. Sarà poi approntata una sala dedicata ai giochi e alla didattica in cui si terranno corsi di ceramica, pittura, musica, cucina ed informatica, e ci sarà anche una fornita biblioteca. Al secondo piano ci sarà spazio per una sala polifunzionale dove potranno svolgersi riunioni, incontri didattici e formativi nonché due locali adibiti a studi medici.
Il progetto prevede anche la realizzazione, a fianco di Villa Fantelli, di un centro accoglienza in cui saranno ricavati 6 mini appartamenti per ospitare quei piccoli pazienti del reparto di Oncoematologia pediatrica che necessitano di settimane o mesi di terapie e che provengono da tutta Italia e dall’estero.
La progettazione dell’intervento è stata realizzata dagli studi Arteco, Protecno e Sinteco a titolo completamente gratuito. I lavori, la cui durata è prevista in circa un anno, sono invece a carico di Abeo, per un costo complessivo di 1 milione e 35 mila euro.
Sboarina Vorrei che Casa Abeo diventasse operativa il prima possibile