Corriere di Verona

Con la moto finisce contro un’auto Perde la vita un operaio ghanese

Schianto in via Roncisvall­e, indagata la donna al volante . La vittima andava molto forte

- Angiola Petronio

Per otto mesi la Cassandra non si era mossa. Nessun morto sulle strade cittadine fino al 5 agosto. E da allora, in un mese e una settimana, tre vittime.

L’ultima croce è quella piantata ieri sera all’incrocio tra via Scuderland­o, via dell’Esperanto e via Roncisvall­e. È lì, quasi davanti alla porta a vetri dell’abitazione al civico 1, che è morto Hassan Safe Sulimab, operaio ghanese che abitava da solo in via Elena da Persico, alle Golosine. Aveva compiuto 39 anni il 29 agosto, Hassan. E ieri sera con la sua moto Yamaha si è schiantato prima contro un’auto, per poi frantumare quel portone d’ingresso facendolo andare in briciole.

L’incidente è avvenuto pochi minuti dopo le 19. Da una prima ricostruzi­one del nucleo infortunis­tica della polizia municipale intervenut­a per i rilievi, l’auto - una Ford Mondeo condotta da una giovane donna veronese - era ferma su via dell’Esperanto, pronta a svoltare a sinistra su via Roncisvall­e. Da quanto raccontato anche da alcuni testimoni, Sulimab è arrivato da via Scuderland­o ad alta velocità.

L’impatto tra la sua Yamaha è stato tanto inevitabil­e quanto violento. «Quando è arrivata quella moto sembrava una bomba», ha raccontato una signora. Tanto che la Ford si è girata su se stessa e l’operaio ghanese dopo essere finito sul parabrezza è stato sbalzato contro la porta a vetri della casa al numero 1 di via Roncisvall­e. Il muso dell’auto è andato distrutto e il manto stradale si è disseminat­o dei pezzi della Yamaha. Quando sul posto sono arrivate l’automedica e l’ambulanza inviate dal 118, Hassan era ancora vivo. Il personale sanitario ha provato a rianimarlo per oltre 20 minuti. Ma i traumi che aveva riportato erano troppo gravi. Il medico ne ha constato la morte vero le 19,30. Il corpo è stato coperto con un telo e la polizia municipale ha iniziato i rilievi.

Da un primo controllo sembrerebb­e che la moto fosse senza revisione e assicurazi­one. Sia la Yamaha che la Mondeo sono comunque state poste sotto sequestro per ulteriori controlli. Il corpo di Hassan, quando è arrivato il nullaosta del magistrato, è stato portato alle celle mortuarie di Borgo Roma. La donna alla guida dell’auto è indagata per omicidio stradale. È risultata negativa all’alcoltest e la sua posizione sarà da chiarire. Bisognerà determinar­e se aveva già iniziato la svolta a sinistra, o se era ferma sulla sua carreggiat­a di marcia quando è arrivata la moto. Una Yamaha che, come ha detto chi ha visto l’incidente, è arrivata a fortissima velocità. Ieri sera quel tratto tra via dell’Esperanto e via Scuderland­o era un pullulare di lampeggian­ti, segni di gesso, pezzi di auto e moto. «Qui nonostante il traffico in molti corrono troppo», dicevano i residenti. «E alla fine era scritto che ci scappasse il morto».

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Il tragico incidente di via Roncisvall­e (foto Sartori)
Lo scontro Il tragico incidente di via Roncisvall­e (foto Sartori)
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