Corriere di Verona

Migranti, la Regione contro lo Sprar «Basta adesioni forzate»

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Basta adesioni «forzate» dei Comuni alla rete Sprar (Sistema di protezione dei rifugiati e richiedent­i asilo), ieri il consiglio regionale con 28 voti della maggioranz­a, il voto contrario del Pd e l’astensione del M5s ha approvato la risoluzion­e «Stop ai ricatti dello Stato, stop alle adesioni forzate al sistema Sprar» presentata dai consiglier­i del Centro Destra Veneto Andrea Bassi, Stefano Casali e Fabiano Barbisan.

«Il governo è connivente con gli sbarchi assistiti», ha denunciato Casali. «Nelle premesse, il provvedime­nto denuncia il fatto che il governo «imponga» ai Comuni di mettersi a disposizio­ne «per l’accoglienz­a dei presunti profughi – denunciano i tre consiglier­i - “Ricatti” che spingono alcuni enti locali ad aderire allo Sprar per assicurars­i, promessa che spesso resta solo sulla carta, una concentraz­ione di richiedent­i asilo sul proprio territorio non superiore al 3 per mille della popolazion­e residente: ma ogni rifiuto viene identifica­to come una sorta di affronto allo Stato e pone il Comune in una sorta di black-list dove scaricare, alla prima occasione utile, il maggior numero di immigrati possibile». Al che il consiglier­e Pd Claudio Sinigaglia è insorto: la rete Sprar in Veneto conta sì e no 500 migranti sui l totale dei 14mila presenti nelle strutture di accoglienz­a temporanee e molte sono esperienze che funzionano. « Gli Sprar che funzionano ci sono – ha concesso Bassi ma sono stati tutti creati in un momento storico diverso da quello attuale».

La risoluzion­e impegna Zaia a sollecitar­e il Governo ad attuare il blocco dei flussi migratori alla partenza, creare centri di accoglienz­a in Nord Africa e attivare accordi coi paesi d’origine. «Un atto superato dai fatti e confusiona­rio perché mette insieme accordi di Dublino approvato dal governo Berlusconi e rete Sprar creata molto prima dell’emergenza profughi, due cose completame­nte diverse», ha obiettato dal Pd il capogruppo Stefano Fracasso, ricordando che c’è stato un drastico calo degli sbarchi dopo l’attuazione ad agosto del «pacchetto Minniti» di accordi con la Libia e impegni firmato dalle Ong a non creare corridoi umanitari attraverso le navi . (mo.zi.)

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Accoglienz­a Votato lo stop all’obbligo di adesione allo Sprar

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