Tre milioni di parcelle all’ex dipendente
Bussolengo, 8 anni di consulenze legali per il Comune. Il sindaco: «Un salasso incredibile»
Il Comune di Bussolengo ha siglato un accordo transattivo da quasi due milioni di euro (scontati) per le 127 cause di cui ha svolto le consulenze esterne dal 2005 al 2013 l’avvocato ed ex dipendente part time dell’ente Eugenio Lequaglie, che dal 2005 aveva già ricevuto compensi dallo stesso Comune per altre sue consulenze da oltre circa un milione e 200mila euro. «Un salasso increscioso, interamente addebitabile a chi ha governato prima di noi» denuncia il sindaco Boscaini.
Oltre tre milioni di euro per aver svolto 8 anni di consulenze esterne per conto dello stesso Comune di cui era stato dipendente part time per 5 anni: accade a Bussolengo, dove l’ex responsabile dell’ufficio legale Eugenio Lequaglie a un certo punto presenta le dimissioni e diventa libero professionista. È il 2005 e da quel momento le due amministrazioni che hanno governato il paese, entrambe guidate da Alviano Mazzi e targate Lega, si sono avvalse dell’ex dipendente part time per la maggior parte dei contenziosi legali che vedevano implicato il Comune.
Fu la stessa giunta in carica, il 21 gennaio 2005, a portare in aula la delibera con cui dava atto che «Lequaglie ha finora svolto una preziosa attività di consulenza agli uffici comunali e tale attività non è affidabile ad altro dipendente dell’ente». Ragion per cui,«si dispone di affidare al predetto legale l’incarico di collaborazione ad alto contenuto di professionalità e di fornire assistenza legale ad amministratori e uffici per prevenire il contenzioso futuro».
È l’inizio delle consulenze affidate all’ex dipendente: «Peccato però che, a fronte di quegli incarichi, chi ci ha preceduto alla guida dell’ente non abbia accantonato praticamente nulla per liquidare le parcelle al professionista e così - denuncia l’attuale sindaco di Bussolengo Paola Boscaini, eletta nel 2013 con una civica - al nostro arrivo ci siamo trovati a fronteggiare un salasso incredibile, scandaloso, superiore addirittura ai due milioni di euro». Si trattava, appunto, dei crediti vantati dal consulente nei confronti del Comune: «Ma l’avvocato Lequaglie, voglio precisarlo subito, ha operato nella regolarità e legalità. In questa incresciosa vicenda - mette in chiaro il sindaco Boscani - Lequaglie non ha alcuna responsabilità, ha fatto il suo lavoro come gli era stato richiesto. Le colpe, gravissime, vanno interamente addebitate a chi ci ha preceduti in giunta».Anzi, paradossalmente, l’attuale amministrazione in carica deve «ringraziare» l’ex dipendente-consulente per aver accettato di praticare un ingente sconto sull’originario importo delle due parcelle non saldate: un risparmio non indifferente per il Comune e quantificato esattamente in euro 395.549,18 euro. Un taglio all’iniziale somma richiesta reso possibile dall’accordo transattivo siglato tra Lequaglie (che dal 2005 aveva comunque già ricevuto compensi dal Comune di Bussolengo per le sue consulenze da oltre circa un milione e 200 mila euro, il che porta adesso il totale complessivo delle sue parcelle a oltre tre milioni in 8 anni) e l’ente (che per chiudere la trattativa si è avvalso dell’avvocato Giovanni Maccagnani): ieri sera, in consiglio comunale, il sindaco Boscaini ha portato la proposta di delibera che punta alla «definizione del contenzioso con la somma omnicomprensiva di 1 milione 949mila 782 euro» per le ulteriori 127 consulenze svolte da Lequaglie, pagabili in 12 rate. «Trovo scandaloso che i cittadini dovranno usufruire di 142mila euro di servizi in meno per i prossimi 12 anni per far fronte alle rate- lamenta Boscaini -, che in passato siano state fatte così tante cause legali, che fossero affidate quasi sempre a un unico professionista, che non venisse accantonato nulla per pagarlo». E ora indaga anche la Corte dei Conti.