Catullo: Aerogest andrà in liquidazione A4, si attende Atlantia
La società Aerogest, che riunisce tutti i soci pubblici dell’Aeroporto Catullo, sarà chiusa e messa in liquidazione. La vendita delle quote comunali dell’autostrada A4 è invece per il momento sospesa, mentre i servizi di onoranze funebri da parte dell’Agec continueranno a far capo all’Azienda. Le decisioni sono state prese nell’ambito della revisione in corso di tutte le partecipazioni comunali.
Aerogest era stata creata nel 2014 nell’ambito dell’operazione d’ingresso dei veneziani di Save nella Catullo spa. L’amministratore unico è Giuseppe Riello e la quota del Comune di Verona è pari al 9,978%. Gli altri soci sono la Provincia (20,71%), la Camera di Commercio (39,05%) e la Provincia Autonoma di Trento (30,26%), coi quali bisognerà definire adesso il da farsi. La stessa relazione di Palazzo Barbieri spiega che questa decisione, inevitabile per le nuove norme in materia, «apre un complesso scenario di ridefinizione della strategia dei soci locali nella gestione dei rapporti con il socio privato». Una strategia che sarà affrontata probabilmente con nuovi patti parasociali tra i quattro enti pubblici che abbiamo citato. Perplesso su questa scelta si dice peraltro Michele Bertucco (Sinistra in Comune), secondo il quale «Aerogest è nata per dare più forza alla presenza pubblica», aggiungendo che «il pericolo di questa proposta è che ciascun socio pubblico torni ad andare per conto proprio lasciando l’aeroporto alla deriva, tenuto conto anche delle incertezze societarie che sta vivendo il socio privato».
Passando invece alla A4 Holding, la giunta Sboarina sembra continuare ad essere favorevole alla vendita del suo 4,65 % (per il quale gli spagnoli di Abertis avevano offerto 25 milioni e 865 mila euro), ma per ora ha deciso di prendere tempo. Perché? Gli spagnoli di Abertis avevano fatto l’offerta ma la giunta Tosi aveva sempre definito «strategica» e quindi da mantenere la partecipazione comunale. Sboarina è di parere opposto. Perché allora non vende? Potrebbe entrarci la «scalata» che la famiglia Benetton, attraverso la società Atlantia, sta tentando proprio su A4 Holding. Un «gioco grosso», all’interno del quale Verona potrebbe spuntare un prezzo più alto per le proprie azioni.