Lusso e jeans la moda diventa una festa in piazza
VeronaFashion, modelle e orgoglio artigianale sul palco
Ci sono le luxury bag in legno e i jeans all’aloe, accessori dell’alta moda degli anni Trenta e piccoli portafogli realizzati recuperando la tela delle vele. Le modelle sfilano con il passo deciso sul palco allestito in piazza dei Signori. Il pubblico applaude convinto nella serata dell’orgoglio della moda veronese. Un settore che, da solo, rappresenta il 14% dell’export veronese. Come ha ricordato Giuseppe Riello, il presidente della Camera di Commercio scaligera, ente promotore della sesta edizione di Verona Fashion: «Si tratta soprattutto di imprese e micro-imprese, spesso specializzate ma poco strutturate: difficile che abbiano la possibilità di accedere alle sfilate milanesi o fiorentine. Vanno sostenute e fatte conoscere». E la serata di ieri, giunta alla sesta edizione con il contributo fondamentale di Confartigianato, Casartigiani e Cna, aveva proprio questo obiettivo. Con un occhio di riguardo anche alle nuove generazioni: sul palco, in mostra oltre ai prodotti di 20 imprese scaligere, anche le creazioni di quattro scuole di moda. Dai leggins di jeans trattati con l’aloe di Carrera, ai gioielli ispirati a Romeo e Giulietta di Borsari. E poi geometrie di costosissimo broccato veneziano che si trasformano in cappelli o scarpe dipinte a mano con inserti di visone o mongolia. Dal pret a porter agli abiti da sposa con inserti di pizzo macramè, passando per i capi tecnici dedicati agli appassionati di montagna della Central Project. E poi la creatività che tenta di conquistare il mercato del lusso internazionale, come le luxury bag realizzate da D-Madera con il recupero del legno degli scafi dei motoscafi Riva. Una realtà creata da Damiano Ragnolini che ha deciso di esplorare il mondo della moda grazie alle competenze maturate nel settore della verniciatura degli arredamenti. Sul palco una bambina con un palloncino colorato apre il «corteo» esuberante con le creazioni di Diamantré. Sfilano gli abiti in filo di seta dell’Atelier Mancon, i cappotti che nascondono interni floreali o abiti che ricordano un vero e proprio bouquet. Impossibile citarli tutti: è l’orgoglio fashion veronese.