Corriere di Verona

Emergenza Cagliari Il Chievo fiuta il blitz in Sardegna

Ballottagg­io tra Pucciarell­i e Pellissier, Sorrentino festeggia la gara numero 300 in A

- Matteo Sorio

A Cagliari, i pessimisti dicono che la formazione anti Chievo sarà scritta a quattro mani: Rastelli e lo staff medico. Probabilme­nte non esagerano. È la terza gara in sette giorni, quella in cui si guarda alla benzina nel serbatoio, e sulla carta l’avversario della banda Maran pare più debilitato. Vedi: Ceppitelli out in difesa (entra l’ex gialloblù Andreolli) e gli affaticame­nti – rispettiva­mente – dello stantuffo di destra Padoin (tocca a Faragò?), del regista Cigarini (nel caso, Barella play e Dessena interno), delle punte Pavoletti e Farias (Sau-Giannetti è un’ipotesi di tandem alternativ­o). Anche Rastelli stesso, ieri, pareva ammettere che in casa rossoblù c’è da stringere i denti: «Serviranno forze fresche, tanti dovrebbero riposare, valuterò fino all’ultimo chi deve rifiatare e chi può essere utile a gara in corso».

Di certo, al Chievo, il campo della Sardegna Arena, nuova casa sarda, non darà una mano: col Sassuolo si sollevava parecchia sabbia, intoppo fisiologic­o secondo il Cagliari nel senso che il terreno deve ancora assestarsi, però non è un bel segnale se pensiamo al piano gialloblù d’imporsi col gioco palla a terra fin dall’inizio dell’azione. In ogni caso: sesto turno, 5 punti contro i 6 dei Rastelli boys (vittorie con Crotone e Spal), il Chievo chiude il suo trittico con la seconda trasferta filata. «Per energie siamo okay», fa Maran: «Al massimo le variabili possono essere la temperatur­a diversa rispetto a quanto siamo abituati e il fatto di tornare a giocare alle tre del pomeriggio». Detto ciò, «la squadra è pronta», secondo l’uomo di Trento, perché «viene da una gara chiusa in crescendo, col Genoa, peraltro reagendo nel modo migliore al momento in cui sembravamo in difficoltà (da 1-0 a 1-1 con Hetemaj, mercoledì sera, a Marassi, ndr) e quindi penso ci sia tutto per fare una bella prestazion­e anche a Cagliari».

Un’occhiata al serbatoio, allora: i 180’ sulle gambe (Atalanta e appunto Genoa) ce li hanno Cacciatore, Tomovic,

Maran L’anno scorso fu una delle tre gare che sbagliammo

Radovanovi­c, Castro e Inglese. In fascia, dove manca Gobbi, Depaoli si candida per far rifiatare Tomovic (o Cacciatore), in regia Rigoni potrebbe dare riposo a Radovanovi­c, non stupirebbe se a Castro e Inglese fossero chiesti altri 90’. Ballottagg­i? Uno può scattare fra Pucciarell­i e Pellissier. Al riguardo, in Sardegna, schierando­si pure il Cagliari a rombo, dovrebbe rispolvera­re la seconda punta di ruolo, Maran, figura accantonat­a con Atalanta e Genoa per coprire meglio il campo in fase difensiva. E a proposito di difesa (Dainelli e Gamberini verso la conferma, in mezzo), a Cagliari c’è un Sorrentino che tocca le 300 partite in serie A: 203 col Chievo, 85 col Palermo, 12 col Toro. Di lui, Maran dice: «Oltre all’apporto tecnico, Stefano è un positivo, uno che ti dà molto sul piano caratteria­le, e questa valenza si sente anche in partita». L’ultimo confronto, per il resto, è ancora lì sul groppone: 15 aprile 2017, approccio troppo soft e 4 a 0 per il Cagliari. Ricorda Maran: «Fu una delle tre gare che sbagliammo in tutto il torneo: ricordiamo­ci di non cadere in quegli errori dell’anno scorso».

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