In 1.200 a Castelvecchio per rivedere le tele trafugate E oggi si replica con l’ingresso ancora a un euro
Che sia stato il biglietto a un euro o la possibilità di rivedere, dopo il restauro della Soprintendenza, le ormai famose tele trafugate e poi tornate a Verona dopo una , ieri Castelvecchio ha fatto un pienone: circa 1.200 i biglietti staccati ieri al museo. Anche oggi, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, si entra pagando solo un euro. «Sono contento della bella affluenza di visitatori a Castelvecchio per il primo dei due giorni dedicati ai nostri quadri restaurati dice il sindaco di Verona, Federico Sboarina È la dimostrazione di ciò di cui sono convinto, e cioè che i veronesi hanno a cuore le proprie eccellenze e il proprio patrimonio cittadino. Le opere d’arte custodite a Castelvecchio fanno parte del nostro orgoglio di essere veronesi». Le opere rubate nel novembre 2015 furono in totale 17. Quattro sono al momento in prestito per una mostra a Palermo patrocinata dall’Arma dei Carabinieri. Le altre sono tornate da ieri in esposizione al pubblico, dopo il restauro curato dai tecnici della Soprintendenza. Grande assembramento, ieri, attorno alle opere più famose: su tutte la Madonna del Pisanello (nella foto, Sartori) e il Fanciullo con Disegno di Domenico Caroto, che è diventato un po’ il simbolo del patrimonio che Verona ha rischiato di perdere e che, grazie al lavoro di inquirenti e Forze dell’Ordine, ha invece recuperato.
«Quanto successo a Castelvecchio quasi due anni fa è stata una ferita gravissima per il Museo e per la città intera, un fatto deplorevole che non dovrà mai più ripetersi aveva detto Sboarina venerdì, in occasione di un convegno sul restauro - Per chi come me vuole però guardare sempre al lato positivo delle cose, il furto ha fatto sì che tutti i veronesi venissero a conoscenza di quali e quante opere siano conservate nel nostro museo, del loro valore e della loro bellezza». Quelli di Castelvecchio sono «capolavori aveva proseguito il sindaco - che appartengono alla nostra comunità, gioielli di famiglia che l’amministrazione comunale si impegna a valorizzare, far conoscere e proteggere. Il ringraziamento, per il successo di un’operazione durata parecchi mesi e che ha coinvolto molte istituzioni, va a tutte quelle persone che hanno contribuito perché i quadri tornassero al loro posto, più belle di prima grazie a restauri meravigliosi». «L’occasione per ammirare i tesori d’arte conservati a Castelvecchio, un modo anche per confermare la solidarietà e la vicinanza dimostrata dalla città nei giorni seguenti al furto», aveva aggiunto l’assessore alla Cultura Francesca Briani.