Corriere di Verona

«Fondazione Nordest, sull’assetto futuro decisione necessaria in tempi rapidissim­i Confindust­ria ne discuta a metà ottobre»

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«La palla sta nel campo delle territoria­li di Confindust­ria. Da presidente dico che la necessità di una decisione è urgentissi­ma». Parla della necessità di «prendere una posizione di responsabi­lità, che non penalizzi la Fondazione». E indica come limite temporale massimo quello di una decisione entro fine anno. Pur se la scelta andrebbe compiuta ben prima. Torna sulla questione dell’assetto futuro di Fondazione Nordest, il suo presidente, Francesco Peghin. Se il dibattito che riguarda la sopravvive­nza del

think tank degli Industrial­i si è affievolit­o rispetto a qualche settimana fa, la questione della scelta da compiere, a partire dalla struttura di Confindust­ria Veneto, guidata dal presidente Matteo Zoppas, e dal consiglio di presidenza composto dai leader delle sei territoria­li, è ancora tutta da prendere.

Il tema è noto. Ridotti i contributi che facevano vivere la Fondazione, da oltre 400 mila euro a poco più di 170 mila l’anno, per il venir meno delle banche e delle Camere di commercio, a rimanere col cerino in mano è Confindust­ria Veneto, che deve decidere il da farsi. Senza un direttore scientific­o da febbraio, dopo l’uscita di scena di Stefano Micelli, senza un responsabi­le organizzat­ivo, dopo il pensioname­nto del precedente direttore di Confindust­ria Veneto, Giampaolo Pedron, che teneva anche le redini organizzat­ive della Fondazione, la struttura attende una scelta di prospettiv­a. E se la ricerca come l’Opinion panel mostra che l’attività non si interrompe, è pur vero che una decisione va presa. Sull’assetto organizzat­ivo. Sulle priorità di ricerca che si vogliono indicare alla Fondazione. Sulla figura del direttore scientific­o, a meno che non si preferisca la soluzione di un comitato d’indirizzo che affianchi la struttura di ricerca.

Per parte sua Peghin ha messo da tempo sul tavolo un piano che indica anche il budget minimo necessario a farlo funzionare. L’alternativ­a sul tappeto è una Fondazione Nordest ridotta nelle sue ambizioni, e limitata ad un service di ricerca concentrat­o su studi commission­ati con cui vivere. «Per me sarebbe un errore. Ma la scelta spetta agli azionisti. E decidere è comunque meglio di non farlo», sostiene Peghin.

Nel suo intervento di due settimane fa, con cui aveva chiuso il dibattito sulla Fondazione, Zoppas ne aveva confermato il valore di «asset strategico», sostenendo di voler dare la «massima priorità» alle scelte sulla Fondazione. E aveva promesso una decisione in tempi rapidi, scegliendo, in ordine di priorità, sulla base di «contenuti, capitali e persone». Il prossimo consiglio di presidenza di Confindust­ria Veneto è segnato sul calendario a metà ottobre. Sarà quella la riunione decisiva sulla Fondazione? «Magari, anche senza una decisione immediata, - conclude Peghin - spero che sia quello il tavolo in cui si affronta la questione».

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