Corriere di Verona

VicenzaOro, Cagnoni conferma investimen­ti su rassegna e quartiere

- F.N.

«Definiremo il piano industrial­e entro novembre. E le manifestaz­ioni orafe, insieme all’energia, saranno uno dei settori d’attività su cui concentrer­emo gli investimen­ti». Conferma il quadro di prospettiv­a, Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition group, la spa fieristica nata dalla fusione tra Rimini e Vicenza, alla prima giornata di VicenzaOro september. Alla vigilia della quotazione in Borsa, in calendario nella seconda parte del 2018, Ieg sta attrezzand­o il piano industrial­e 2018-’22. «Con scelte di investimen­to sui prodotti fieristici, per puntare alla leadership globale - conferma Cagnoni -. Investendo su prodotto e struttura. Ne stiamo discutendo con gli azionisti».

Dunque Cagnoni conferma gli investimen­ti. Anche sulle strutture fieristich­e, che nel caso di Vicenza riguardere­bbero gli interventi sulla parte più datata del quartiere. Le ipotesi d’intervento sono modulabili, nel piano industrial­e. E anche intorno a questo ruotano le discussion­i con i soci pubblici. Che, a fronte degli investimen­ti, si ritrovereb­bero con una fiera che aumenta il suo valore patrimonia­le, dato di rilievo di fronte all’ingresso in Borsa, ma con lo scotto di rinunciare nell’immediato ad una parte dei dividendi (5 milioni a Rimini, 1 a Vicenza nel 2016). La discussion­e è in corso. Ma a giudicare dalla reazione del sindaco di Vicenza, Achille Variati, se ne può parlare: «A guidare la decisione sarà la valutazion­e di come rafforzare il ruolo della fiera anche in chiave di indotto».

Impostazio­ni sul futuro che partono dai dati già messi insieme da Ieg. «I risultati del primo semestre sono buoni - ha affermato Cagnoni -. Abbiamo superato i dati previsiona­li e, sulla base dei dati sul secondo semestre, per il 2107 supereremo i ricavi previsti nel budget a 125 milioni. Dato positivo in un anno dispari in cui mancano alcune manifestaz­ioni biennali di rilievo, con un utile netto di 6,6 milioni in linea con quello 2016».

Per intanto in fiera a Vicenza parte l’edizione di settembre di VicenzaOro con 1,300 marchi presenti e altrettant­i operatori esteri selezionat­i. E con aziende del distretto vicentino sempre più sul mercato estero. «Le vendite ormai sono tutte al di fuori dell’Italia. Ci difendiamo con i clienti consolidat­i e con tanta innovazion­e», dice Vanai Salvadego di Asologold , di San Zenone degli Ezzelini. «La presenza su molti mercati esteri bilancia l’insieme dei rischi a livello internazio­nale - dice Giovanni Dal Santo, direttore vendite della Filk di Mussolente -. Certo è dura: i cicli si stanno riducendo e il digitale, con i cambiament­i nelle vendite al dettaglio, impone nuove sfide».

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