Corriere di Verona

Quel 2-2 in rimonta firmato Macchi

- Di Lorenzo Fabiano

Il bilancio delle ventuno sfide al Bentegodi tra Verona e Lazio sorride ai gialloblù. Ben nove i successi dell’Hellas, nove pure i pareggi, soltanto tre le vittorie degli aquilotti. Verona-Lazio offre spunti di memoria e racconti di uomini che hanno fatto la storia di entrambi i club. Per i nostalgici, rispolveri­amo una cartolina del passato, un VeronaLazi­o del 1975. È il 14 dicembre di un pomeriggio freddo e piovoso. Gialloblù e biancocele­sti non se la passano bene. Entrambe sconfitte la domenica precedente, giacciono sul fondo della classifica. Sulla panchina gialloblù siede l’ex ct della nazionale Ferruccio Valcareggi. L’inizio è altalenant­e, il Verona paga dazio soprattutt­o in trasferta. Altro discorso per la Lazio: non sono nemmeno passati due anni dalla conquista dello scudetto, ma sono già tempi andati. L’artefice del miracolo Tommaso Maestrelli è alla prese con una grave malattia, la squadra è stata affidata a Giulio Corsini. L’inizio di stagione è disastroso. All’ottava giornata «Er Maestro» torna al timone di una nave alla deriva. È fiaccato nel fisico, ma ha un animo d’acciaio. A Verona la Lazio parte alla grande: al 32’ Chinaglia svetta su Ginulfi in uscita e incorna in rete. Passano tre minuti e D’Amico fa secco il portiere gialloblù dopo uno scambio con Garlaschel­li. Il Verona è tramortito. Si prospetta una giornata nera almeno quanto i nuvoloni che coprono il Bentegodi. I gialloblù tuttavia reagiscono e accorciano le distanze allo scadere di tempo grazie a un una botta di Adelio Moro in mischia. Nella ripresa, Valcareggi si gioca le tre punte: toglie Franzot e manda nella mischia Zigoni a dar man forte a Luppi e Macchi, preferitog­li all’inizio. «Zigo» cambia l’inerzia della gara, il Verona è trasformat­o e stringe d’assedio gli ospiti. Al 70’ Zigoni costringe Ghedin al fallo: punizione dal limite. Moro tocca per Macchi, legnata che deviata da Chinaglia entra in rete spiazzando Pulici. Finisce 2-2 con una rimonta che esalta il Bentegodi. Le due quadre si salveranno a fatica: il Verona per un punto, la Lazio solo grazie a una miglior differenza reti sull’Ascoli. Per la storia biancocele­ste il 1976 sarà un anno nefasto: Chinaglia, attratto dai dollari dei Cosmos se ne andrà a New York; aggravatos­i il suo stato di salute, Tommaso Maestrelli scomparirà il 2 dicembre. Oggi giacciono uno a fianco all’altro al Cimitero di Prima Porta a Roma.

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