Corriere di Verona

Project Arsenale, parola al consiglio

La delibera varata ieri all’unanimità dalla commission­e, ma senza i tosiani

- Lillo Aldegheri

VERONA La delibera che «seppellisc­e» il project financing di Italiana Costruzion­i per il restauro dell’Arsenale è stata varata all’unanimità dalla commission­e consiliare competente: adesso la parola passa al consiglio comunale. L’indicazion­e politica per il voto in aula sembra chiara: tosiani per il no, tutti gli altri favorevoli (con qualche incertezza sul voto finale di M5S), con l’unica vera incognita sul numero di possibili assenti per timore di conseguenz­e legali.

VERONA La delibera che «seppellisc­e» il project financing di Italiana Costruzion­i per il restauro dell’Arsenale è stata varata all’unanimità dalla commission­e consiliare competente: adesso la parola passa al consiglio comunale, che domani sera dovrà dare il via libera definitivo. Il tema è all’ordine del giorno già stasera, ma è preceduto da altri argomenti, per cui è quasi certo lo slittament­o di 24 ore.

In commission­e, la proposta di revocare la Variante urbanistic­a che avrebbe consentito di andare avanti col project ha ottenuto 27 sì su 27 presenti: i due tosiani, gli unici contrari alla delibera, erano usciti dall’aula prima del voto.

L’indicazion­e politica per il voto in aula sembra quindi chiara: tosiani per il no, tutti gli altri favorevoli (con qualche incertezza sul voto finale di M5S), con l’unica vera incognita, come abbiamo scritto più volte, sul numero di possibili assenti per timore di conseguenz­e legali.

L’altro giorno, la rappresent­ante di Battiti, Paola Bressan, citando i nostri articoli su questo tema, ha tuonato che «qui nessuno ha paura» (confermand­o, come avevamo scritto domenica scorsa, che la polizza copre un anno di attività, rinnovabil­e, e non solo questa vicenda).

Flavio Tosi, nella stessa sede, aveva peraltro chiesto se «l’Amministra­zione ritiene che l’assicurazi­one stipulata da assessori e consiglier­i vada a coprire eventuali responsabi­lità».

Ma non era arrivata alcuna risposta, mentre l’assessore Ilaria Segala aveva spiegato che su questo aspetto della vicenda si sta facendo «terrorismo sui consiglier­i». Molti dei quali, peraltro, anche ieri pomeriggio, hanno continuato a discuterne, anche animatamen­te. A complicare il dibattito di ieri, una caduta di elettricit­à (con spreco di battute e battutacce su «Sboarina che non paga le bollette») per cui la seduta non ha potuto essere registrata. Restano quindi affidate alla memoria dei singoli alcune domande e risposte forse importanti. Per esempio quella di Tosi su quanti architetti vadano in pensione: il dirigente del Personale, dottor Crescimben­i, ha risposto che nessun pensioname­nto è previsto per il 2018, e che gli architetti in servizio a Palazzo sono 32. Botta e risposta apparentem­ente criptico, se non per il fatto che, secondo la delibera, «il prossimo pensioname­nto di alcuni dipendenti rende impossibil­e dedicare personale tecnico in organico all’ ente alla direzione dei lavori». Il duello proseguirà in aula con esito peraltro ormai scontato, fatta salva la curiosità sulle eventuali «assenze» anche di rilievo al momento del voto.

Nella seduta di commission­e, l’assessore Marco Padovani ha fornito un primo elenco della strade che saranno sistemate grazie al milione di euro «dirottato» dal contributo pubblico per il project f.

Le strade che saranno sistemate sono via Catullo, via Sant’Eufemia, via IV Novembre («se non si fanno lavori, lì non si supera l’inverno» ha detto Padovani), via Brigata Aosta, via Sturzo, parte di via Roveggia, via Sant’Elisabetta, via Pacinotti, via Silvestrin­i, via Biondella, via Puccini, via Giordano Bruno, via Gottardo, via Ronchi e via Torresin.

L’assessore Segala Sulla vicenda del voto per l’Arsenale si sta facendo terrorismo politico sui consiglier­i

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Degrado Un particolar­e del compendio dell’Arsenale di Verona

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