Corriere di Verona

La panchina scotta Ma Setti dà ancora fiducia a Pecchia

- Matteo Fontana

VERONA Salvo cataclismi, Fabio Pecchia rimarrà alla guida dell’Hellas anche in caso di una nuova sconfitta, domenica in trasferta con il Torino. Questa è la linea adottata dalla società gialloblù. Nulla è cambiato, nelle valutazion­i dirigenzia­li, dopo il 3-0 incassato con la Lazio nell’ultimo turno.

Maurizio Setti, supportato dal ds Filippo Fusco, ha la più completa fiducia in Pecchia. Non sono stati aperti contatti con altri allenatori. Né con Beppe Iachini, né con Edy Reja. Men che meno con Domenico Di Carlo e Davide Ballardini, tutti e due visti in tribuna nelle ultime partite dell’Hellas al Bentegodi. La posizione di Pecchia, dunque, rimane solida, seppure i risultati delle prime sei giornate di campionato siano stati infelici e le prestazion­i del Verona abbiano convinto poco o nulla. Tuttavia, negli uffici del club, i punti ottenuti con Crotone e Sampdoria rappresent­ano un bottino sufficient­e per non mettere in discussion­e Pecchia.

La pausa della Serie A, che scatterà proprio dopo la partita con il Torino per rispettare gli impegni delle nazionali, permetterà di compiere delle ulteriori riflession­i, ma al momento l’ipotesi di un cambio in panchina non è contemplat­a. A chi gli aveva chiesto se coi granata sarebbe stata l’«ultima spiaggia», Pecchia aveva usato l’arma dell’ironia, spiegando che «l’ultima spiaggia» era stata quella contro il Napoli, ovvero la prima partita.

I vertici dell’Hellas sono sicuri che il tecnico abbia le qualità tattiche e morali per pilotare il Verona verso l’unico obiettivo da centrare: la salvezza, che essa venga colta in anticipo oppure all’ultimo secondo dell’ultima giornata. Le batoste con la Fiorentina, la Roma e la Lazio non hanno incrinato le certezze che Setti e Fusco hanno nei confronti di Pecchia.

Alla ripresa dopo la sosta il calendario, fin qui assai complicato, presenterà delle sfide in cui, sulla carta, l’Hellas dovrebbe avere maggiori possibilit­à di guadagnare dei risultati positivi, a cominciare dallo scontro diretto di lunedì 16 ottobre con il Benevento, in casa. Poi, la domenica successiva, ci sarà il derby con il Chievo: sarà una stracittad­ina ancora più sentita. Saranno queste le sfide che Pecchia non dovrà sbagliare.

Intanto, gli viene chiesta una correzione alla rotta fin qui percorsa dal Verona. Soltanto un gol segnato, peraltro su rigore e a gara ormai in archivio (con Pazzini, contro il Napoli). Ben 14 subiti, dato che fa della difesa dell’Hellas la peggiore del campionato, migliore solamente di quella del Benevento, ultimo a 0 punti. Le buone nuove per Pecchia vengono dal ritorno tra i disponibil­i di Caceres, Verde e Felicioli e dal probabile recupero per Torino di Daniel Bessa, la cui assenza si è fatta sentire tremendame­nte domenica scorsa. Ad ogni modo, Pecchia, seppure non sia da considerar­si a rischio, dovrà inventarsi qualcosa di nuovo per rigenerare il Verona. E farlo, soprattutt­o, nello spirito.

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In difficoltà Fabio Pecchia deve ancora trovare la formula giusta per far rendere al meglio il suo Hellas

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