Operaio travolto del ponteggio perde l’orecchio
L’incidente ieri mattina a un lavoratore impegnato nell’allestimento dello spettacolo Intimissimi on Ice
Come una scarica di proiettili in pieno volto. Per lui, operaio di un’azienda brianzola specializzata nell’allestimento di palchi e scenografie, nessuna via d’uscita. E l’impatto con quella pioggia di ponteggi di ferro è stato devastante, al punto di tranciargli di netto parti dei lobi delle orecchie. L’allarme è scattato ieri, poco dopo le 8, nel vallo dell’Arena. I primi a richiamare l’attenzione dei vigili del fuoco e dei soccorritori della Croce Verde che stazionano nelle vicinanze dell’anfiteatro sono stati i colleghi dell’uomo, spaventatissimi. Fidel C., manovale romeno di 46 anni, era steso incosciente sui ciottoli, il volto coperto di sangue. In un attimo sono giunti sul posto l’ambulanza di Verona Emergenza insieme agli agenti delle volanti e ai tecnici dello Spisal dell’Usl 9 impegnati a ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto. Nel giro di pochi minuti, fortunatamente, l’operaio si è ripreso e una volta stabilizzato è stato trasferito all’ospedale di Borgo Trento.
I medici che lo hanno visitato hanno riscontrato le fratture del setto nasale e degli zigomi, oltre alla parziale amputazione di parti di entrambi i lobi. E in giornata i chirurghi plastici hanno studiato il da farsi per provare a ricostruire i padiglioni auricolari. «Speriamo che si possa riprendere al più presto» commentavano ieri mattina gli altri operai impegnati nel carico-scarico dei materiali di fronte agli arcovoli, sul fronte dei giardini della Bra. Squadre che avevano appena smontato il palco dei concerti di Zucchero e squadre (tra le quali quella di Fidel) che stavano lavorando per preparare il palco di Intimissimi Opera on Ice. Secondo una prima ricostruzione, si sarebbe trattato di una fatale coincidenza. L’operaio, che indossava regolarmente il caschetto protettivo, era impegnato a rimuovere manualmente dei travetti in legno tra i bancali sistemati nel vallo.
Contemporaneamente un collega di origine albanese al volante di un muletto, stava sistemando alcune casse da quattro quintali contenenti parti dei ponteggi in ferro, nella fila «a monte» rispetto a Fidel. Con ogni probabilità, mentre la vittima ha spostato il travetto, il collega ha urtato accidentalmente uno dei cassoni con i «bracci» del muletto, facendo sbilanciare in avanti una cassa. Fidel, letteralmente «bloccato» tra le due file di ponteggi e bancali, non è riuscito a fuggire ed è stato investito dai pezzi in ferro rovesciatisi all’improvviso dalla cassa. «Sono operazioni che facciamo migliaia di volte al giorno - spiegavano gli operai -. A volte un eccesso di confidenza può avere conseguenze terribili. Per fortuna che indossava il caschetto». Quel casco che ha attutito i colpi, ma che, di fatto gli ha tranciato le orecchie: scorrendo all’indietro di scatto, le fibbie si sono trasformate in vere e proprie lame. I tecnici dello Spisal hanno ascoltato il racconto dei colleghi e di quello che manovrava il muletto: si sarebbe trattato di un incidente imprevedibile. La procura non ha disposto alcun sequestro e il lavoro, già dopo pochi minuti, è ripreso normalmente nel vallo. Ma tutti ieri, pensavano a Fidel in ospedale.
Dinamica Toglieva travetti in legno, un collega ha urtato un cassone