Concerto vietato «perché nero», post cancellato
VERONA Amate Gueye, un ragazzo italiano di 28 anni di origini senegalesi, ha confermato ieri davanti alle telecamere quanto denunciato lunedì attraverso l’account Facebook Berto ThePirate, gestito da un suo amico. Recatosi sabato con un’amica al Vallo di Città di Nimes per assistere al concerto gratuito in memoria di Rudy Rotta, ha raccontato di essere stato fermato da un membro della security che prima avrebbe detto che l’evento era solo su invito e, in seconda battuta, che gli organizzatori non volevano «neri» al concerto. Lorenzo Tomelleri, della BTMusic, ovvero l’associazione che ha organizzato l’evento, smentisce di aver mai dato simili istruzioni. «L’evento era gratuito ed aperto a tutti - spiega - Noi siamo venuti a conoscenza di quanto successo da Facebook. Nessuno ci ha avvertiti quella sera, né sono state chiamate le forze dell’ordine». Tomelleri spiega che per la serata era stata ingaggiata «una delle maggiori ditte di sorveglianza di Verona» e di essersi già incontrato con i dirigenti della ditta per chiarire quanto accaduto. Chiede «chiarezza subito» la consigliera regionale del Pd Orietta Salemi perché «purtroppo, non è il primo episodio di razzismo a Verona e per questo ci aspettiamo una posizione netta di condanna da parte delle istituzioni». Quanto sarebbe accaduto sabato «chiama in causa ancora una volta valori non negoziabili che sembrano però latitare nella nostra città, come la tolleranza, il rispetto, la convivenza», rileva il consigliere comunale di Verona Civica Tommaso Ferrari.
Intanto, il post da cui tutto è originato e che era stato condiviso decine di volte, è stato cancellato da Facebook perché «non conforme alla policy del social network». Diverse persone lo hanno evidentemente segnalato per riferimenti satirici che sono stati giudicati offensivi.