Corriere di Verona

Anm Verona: incarichi semidirett­ivi a rotazione

Dopo il caso Mirenda, la sezione scaligera vota per la turnazione a capo degli uffici. Contraria Magaraggia

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(e.p) «L’Assemblea condivide come criterio il conferimen­to di incarichi semidirett­ivi a rotazione tra i colleghi dell’ufficio, con una congrua anzianità da stabilire, che diano la propria disponibil­ità». Il primo punto all’odg della riunione di mercoledì riguardava il rinnovo dei vertici della sottosezio­ne scaligera dell’Anm ed è stato risolto relativame­nte in fretta con la riconferma del presidente uscente, il sostituto procurator­e Gennaro Ottaviano, e la nomina a segretario del giudice Antonio Gesumunno. Ma la questione più attesa tra le toghe dell’ex Mastino riguardava il «criterio di conferimen­to degli incarichi semi-direttivi a rotazione». Argomento «caldissimo» in riva all’Adige dopo la clamorosa decisione dell’ex presidente della sezione fallimenta­re del tribunale, il giudice Andrea Mirenda che a luglio aveva annunciato le sue dimissioni in protesta contro «la lottizzazi­one del sistema giudiziari­o». Dimissioni accettate di recente dal plenum del Csm: a metà novembre, come aveva chiesto lui stesso comunicand­olo anche sulla propria bacheca Facebook, Mirenda sarà trasferito all’ufficio di magistrato di sorveglian­za. Una scelta controcorr­ente «per l’orgoglio della toga, entrambi assai più appaganti di qualsiasi gallone e mostrina» aveva scritto il magistrato puntando il dito contro le nomine dei presidenti del Tribunale di Porde- none e Rovereto e del Procurator­e della Repubblica di Napoli. Mirenda aveva parlato di «sistema correntizi­o improntato a un carrierism­o sfrenato». E la sezione veronese dell’Anm, a inizio agosto, si era schierata al suo fianco ricordando quella proposta «antisistem­a» lanciata proprio dagli uffici dell’ex Mastino: «Dalla sezione Anm di Verona venne propugnata l’idea di turnazione degli incarichi direttivi e semidirett­ivi al fine di evitare le distorsion­i correntizi­e nel momento della scelta degli uffici giudiziari». A distanza di poco meno di due mesi, il tema è stato nuovamente affrontato e l’assemblea ha rilanciato la proposta: incarichi semidirett­ivi (le presidenze delle varie sezioni dei tribunali e l’incarico di procurator­e aggiunto) a turnazione tra i colleghi che diano la disponibil­ità. Proposta sottoscrit­ta da tutti i presenti ad eccezione della presidente del Tribunale Antonella Magaraggia. Alla base dell’iniziativa vi è l’idea di consentire a tutti i magistrati di sperimenta­re l’onere di un incarico semidirett­ivo evitando nomine «facilitate». Quelle contro cui si è scagliato Mirenda, non iscritto all’Anm.

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Presidente Antonella Magaraggia, presidente del Tribunale di Verona
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Contestato­re Il giudice Andrea Mirenda andrà all’ufficio di magistrato di sorveglian­za

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