L’autobus per l’Albania con tre passeggeri a bordo ma stipato di bagagli e merci
Vetri oscurati, carrozzeria tirata a lucido, pronto a «macinare» chilometri: più classico degli autobus turistici. Ma, come ha accertato la polizia municipale, quel pullman in realtà era più simile a un vero e proprio autocarro. Partito da Varese nella mattinata di lunedì, era diretto in Albania, a Fier. E a Verona, secondo la tabella delle tappe autorizzate dal Ministero, non avrebbe dovuto nemmeno passare.
Un fuori-programma costato carissimo alla compagnia di trasporti albanese che si è vista sequestrare il mezzo al termine degli accertamenti effettuati dai vigili. Gli agenti hanno intercettato il mezzo nella zona del Tempio Votivo, in stazione, e si sono subito accorti che qualcosa non andava secondo le regole: solo tre passeggeri e un numero spropositato di bagagli. Nel vano di carico, oltre a numerose valigie, vi erano giocattoli per bambini, damigiane, un barbecue a In stazione L’autobus albanese
gas e persino una lavatrice imballata. Forte il sospetto che in realtà, dietro l’attività di viaggi low cost, si celasse un vero e proprio servizio di trasporto merci totalmente illegale.
Dopo aver elevato sanzioni per un totale di circa 6mila euro, i vigili hanno scortato il veicolo in deposito, dove è stato sottoposto a fermo amministrativo. Nel corso dei controlli è stato sanzionato anche un autobus italiano che non aveva a bordo la copia dell’autorizzazione al trasporto persone.