Corriere di Verona

Agsm-Aim, Variati stringe con Sboarina sulla fusione

«Accordo entro l’anno». Holding albanese, La Paglia (Pd) contro Cigolini: «Ora basta»

- G.Coll. A.C.

La scadenza rimane fissata a fine anno, ma per non sforare quella previsione si dovrà rispettare un’altra tempistica: «Entro fine mese dobbiamo aver definito tutte le modifiche da apportare all’accordo». Le parole del sindaco, Achille Variati (foto), riportano l’attenzione sulla fusione Aim-Agsm. Ovvero sulla partita interrotta prima della fine la scorsa primavera, quando un accordo fra Variati e l’ex-collega di Verona, Flavio Tosi, aveva stabilito tutti gli aspetti tecnici di un’aggregazio­ne da 1,1 miliardi di euro di fatturato e 2250 dipendenti. Le elezioni a Verona e la vittoria di Federico Sboarina hanno congelato la prospettiv­a e solo dopo l’estate sono ripresi i contatti fra le due amministra­zioni, con l’obiettivo di votare pro o contro la fusione nei rispettivi Consigli comunali «entro fine anno». La giunta veronese avrebbe avviato una «due-diligence» interna ad Agsm per fotografar­e la situazione della società e, da quella, intavolare il discorso con Vicenza. «Con Sboarina ci siamo sentiti in questi giorni afferma Variati - e abbiamo convenuto che per poter votare entro fine anno dovremmo definire le modifiche all’accordo entro fine mese. Non ci saranno grandi novità ma aggiustame­nti tecnici». Entrambe le realtà hanno vissuto per altro un cambio ai vertici: «Incontrerò a breve la dirigenza di Agsm per conoscerci - precisa l’amministra­tore unico di Aim, Umberto Lago - e per stabilire le modifiche entro fine ottobre».

La fusione con Aim non è l’unico fronte su cui si attendono decisioni da Agsm. C’è il caso degli investimen­ti in Albania, con la «perplessit­à» avanzata da una dirigente comunale. All’ad di Agsm Albania Giampietro Cigolini che ha rassicurat­o ieri sui conti, ribatte Elisa La Paglia, consiglier­e comunale del Pd. Giudicando «stupefacen­te» che l’ex direttore generale di Agsm in pensione «sia ancora nella sfera di Agsm a proporre “affari”», La Paglia afferma che dopo «vent’anni da dirigente apicale, Cigolini lascia un’azienda purtroppo arretrata dal punto di vista organizzat­ivo tanto che in vista della fusione con Aim, il Comune ha dovuto chiedere una deroga dalla Legge Madia per la riorganizz­azione delle partecipaz­ioni pubbliche». Quanto all’investimen­to congelato per una diga in Albania, per La Paglia potrebbe essere l’«ennesima operazione senza sbocchi e grandi debiti». La consiglier­a pretende anche «massima trasparenz­a» su Eco Tirana, la newco che gestisce i rifiuti nella capitale albanese.

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