L’operetta e il ritorno di Otello la lirica versione Filarmonico
Calendario ricco di sorprese. Tra i titoli Salomè, mancava da 17 anni
Più che un palcoscenico, nelle intenzioni della Fondazione Arena, quello del teatro Filarmonico è destinato a trasformarsi in un vero e proprio trampolino. Ribalta preziosa per quegli artisti che hanno intenzione di approfittare della stagione lirica 2017-2018 per confermare i loro brillanti esordi. Quella presentata ieri dal sovrintendente Giuliano Polo sarà la stagione della ripartenza dopo gli ultimi tribolati anni con tanto di tensioni sindacali e tagli: «Abbiamo voluto coniugare le necessità di contenimento dei costi con il desiderio di realizzare allestimenti importanti». Nessuna nuova produzione (si lavora alla Carmen per la prossima stagione in Arena), ma un calendario comunque ricco di gradite sorprese. Su tutte, il ritorno dopo 27 anni dell’Otello verdiano al Filarmonico, proposto nella coproduzione del 2013 tra l’Arena e la Fenice. Sarà proprio il dramma shakespeariano a inaugurare ufficialmente la rassegna il prossimo 4 febbraio, dopo la tournée in Oman della Fondazione a gennaio. L’obiettivo per il 2019, nelle intenzioni di Polo, è quello di riuscire a far coincidere la stagione lirica con il calendario: inizio a gennaio e conclusione a dicembre. Per questo la stagione alle porte viene considerata ancora «sperimentale». A partire dalla prima delle sei opere proposte in calendario: La Vedova Allegra di Franz Lehár. Operetta che anticipa l’avvio ufficiale con le sette recite in programma dal 17 al 31 dicembre, per la regia di Gino Landi con la soprano Desirée Rancatore nel ruolo di Valencienne e Marisa Laurito in quello di Njegus. L’Otello è stato affidato alla direzione del maestro Antonio Fogliani e oltre alle star Kristian Benedikt e Francesco Anile, vedrà sul palco anche due giovani promesse come Monica Zanettin e il veronese Romano Dal Zovo. Dal 4 all’11 marzo ritorna la Manon Lescaut di Puccini nella provocatoria messa in scena di Graham Vick. Il regista inglese firma la regia anche dell’Anna Bolena di Donizetti in programma dal 29 aprile al 6 maggio. Sarà la bacchetta del giovane direttore romano Sesto Quatrini a dirigere Le nozze di Figaro di Mozart nelle quattro recite in programma tra il 31 marzo e l’8 aprile. E dopo 17 anni dall’ultima volta, torna al Filarmonico anche la Salomè di Richard Strauss nella regia di Gabriele Lavia.