Corriere di Verona

Turismo, promossi lago e città Critiche su prezzi e wifi carenti

Superati i 16,5 milioni di presenze, aumentano le imprese. I B&B vincono la sfida con gli hotel

- Davide Orsato

TripAdviso­r, specializz­ata in contenuti social per attività turistiche, ha reso noto ieri alla Camera di Commercio i risultati del primo studio sulla reputazion­e social delle strutture ricettive veronesi. Numeri che confermano, tra le altre cose, la salute del settore: se il 2016 è stato l’anno in cui per la prima volta si è superata la soglia dei 16 milioni di presenze turistiche (per il 77% stranieri), i primi mesi del 2017 hanno visto una crescita delle imprese turistiche dell’1,2%, per un totale di 7.303 registrate.

Forse è finito il tempo in cui si faceva fronda comune contro TripAdviso­r, reo, tramite gli utenti, di diffamare la propria attività. Per capire com’è cambiato l’atteggiame­nto degli albergator­i nei confronti delle recensioni online è sufficient­e guardare i tempi media delle risposte: non oltre i quattro giorni, appena 19 ore se il commento viene pubblicato su Google. Una volta, le risposte arrivavano nel giro di un mese. «Il gestore si connetteva, e sbrigava questa pratica perché la doveva fare, sicurament­e annoiandos­i - racconta Mario Romanelli, Ceo di Travel Appeal - ora invece si risponde in fretta a una recensione su tre, anziché a una su dieci. Certo, quelle negative hanno la precedenza nelle repliche».

L’agenzia, specializz­ata in contenuti social per attività turistiche, ha reso noto ieri alla Camera di Commercio i risultati del primo studio sulla reputazion­e social delle strutture ricettive veronesi, sia alberghier­e che extralberg­hiere, commission­ato da Unicredit. Un lavoro ciclopico, almeno per quanto riguarda la mole di dati: sono state monitorate quasi 800 realtà, prese in consideraz­ione 82 mila recensioni e 280 mila opinioni espresse nei primi nove mesi del 2017. Numeri che confermano, tra le altre cose, la salute del settore: se il 2016 è stato l’anno in cui per la prima volta si è superata la soglia dei 16 milioni di presenze turistiche (per il 77% stranieri), i primi mesi del 2017 hanno visto, secondo i dati più recenti della Camera di Commercio, una crescita delle imprese turistiche dell’1,2%, per un totale di 7.303 registrate.

I gestori veronesi se la cavano: bene il voto medio, calcolato (facendo la media e tenendo conto dei diversi sistemi di rating) in un 84,7% per quanto riguarda la percezione dell’accoglienz­a nella città di Verona (l’appeal della location, insomma) e l’84,5% per quanto riguarda la soddisfazi­one generale degli ospiti. Il primo dato significat­ivo è che l’extralberg­hiero (tra cui i Bed & Breakfast) la spunta sugli alberghi stellati: 86,2% contro 83,6%. A penalizzar­e gli hotel, è soprattutt­o il capitolo costi, che ha un bassissimo apprezzame­nto del 53,1%, ben lontano dalla sufficienz­a. Insomma, per molti turisti gli alberghi sono troppo cari, ma sono senza dubbio puliti (con oltre il 94%, la pulizia è il parametro meglio valutato anche nei B&B): bene l’accoglienz­a e il posizionam­ento, molto meno i servizi offerti. Pesa negativame­nte soprattutt­o il fatto che non ovunque è previsto il wifi in camera: il voto medio, in questo caso è del 64%. «Le strutture senza un accesso internet - nota Romanelli - tendono ad essere valutate negativame­nte anche per quanto riguarda le altre voci. È un elemento a cui bisogna stare attenti». Travel appeal ha anche effettuato un’indagine sugli argomenti - le parole chiave che ricorrono maggiormen­te nelle discussion­i. Viene data particolar­e importanza al posto in cui si trova (se è centro oppure in una zona più periferica). A scontentar­e il maggior numero di persone, solitament­e è l’assenza di un parcheggio e le condizioni dei letti.Un aspetto interessan­te riguarda il profilo del recensore medio. Nel 55% dei casi chi ha commentato i servizi di un albergo o di un altro servizio ricettivo è venuto a Verona con il proprio compagno. Le coppie, dunque, dettano legge sulla percezione in rete dell’accoglienz­a in città; la lettura alternativ­a è che Verona conferma in questo modo la sua fama di location romantica. Le famiglie, che pesano per il 20% sono quelle che, però, si dichiarano più soddisfatt­e, mentre i più difficili da accontenta­re sono gli utenti business (autori del 10% dei commenti). Attenzione ai canali: si parla, in fin dei conti di alberghi, non di ristoranti (anche se è stata valutata la ristorazio­ne interna, generalmen­te non brillante rispetto alla media, 79,1%) i commenti si trovano pertanto soprattutt­o su una piattaform­a che tende ad essere sottovalut­ata anche dagli addetti ai lavori: Booking.com (i cui contenuti pesano per l’84%). La possibilit­à di aggiungere recensioni su questo sito, usato per prenotare è stata introdotta di recente, eppure avere un «sentiment» positivo conta particolar­mente, quasi un punto percentual­e nel fatturato, secondo i calcoli di Travel Appeal. Continua ad essere usato, naturalmen­te, TripAdviso­r (10% dei contenuti analizzati) ed Expedia (1%). Tutte le altre piattaform­e, tra cui Facebook, che ha previsto la possibilit­à di valutare gli alberghi solo negli ultimi mesi, pesano per il 5%.

Romanelli (Travel Appeal) Si risponde a una recensione su tre

Ma chi è senza internet rischia il voto basso pure sul resto

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I luoghi Lago di Garda e centro storico di Verona mete sempre più frequentat­e da turisti italiani e stranieri. Nel 2017 superati i 16 milioni e mezzo di presenze
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