Lezioni di storia al teatro Ristori partendo dall’arte
Quattro lezioni magistrali al Ristori, con professori di fama, a partire da un’opera d’arte
Prendi uno storico di fama e mettilo sul palco di un teatro. Fagli fare una lezione magistrale, magari prendendo spunto da un’opera d’arte. Risultato? Un successo. Il format è stato inaugurato 12 anni fa a Roma dall’allora sindaco Walter Veltroni, che chiese all’editore Laterza di organizzargli un ciclo di eventi all’Auditorium. Da allora, le lezioni di storia a teatro della storica casa editrice sono state ospitate in diverse città italiane ed esportate anche all’estero. Adesso, grazie al sostegno di Fondazione Cariverona, Confindustria Verona e con la collaborazione dell’Accademia Cignaroli, arriva anche a Verona.
Si svolgerà martedì 17 ottobre alle 20.30 al teatro Ristori la prima delle quattro lezioni in programma, tutte originali e mai inscenate altrove (gli altri appuntamenti il 24 ottobre, il 7 e il 14 novembre). Le prime due riguardano l’Ottocento, le ultime due il Novecento. «Di solito viene richiesto di pagare un biglietto ma qui sarà tutto gratuito», precisa Lodovico Steidl, responsabile relazioni istituzionali di Editori Laterza. Per partecipare, bisogna ritirare però un invito, disponibile fino ad esaurimento, alla biglietteria del Ristori il martedì, giovedì e venerdì (dalle 17 alle 19.30) e il mercoledì (dalle 10 alle 12.30).
Si parte con la lezione «Patria Italia», affidata a Maurizio Viroli, professore emerito a Princeton ed editorialista di vari quotidiani. A partire da «La Meditazione» di Francesco Hayez, per altro parte della collezione Cariverona della Galleria d’Arte Moderna di Verona, il professore chiarirà i concetti di «nazione», «patria», «stato» e «popolo» come sono stati formulati nel corso dei moti risorgimentali.
La seconda lezione sarà affidata a Alberto Mario Banti, professore all’Università di Pisa, con un tema a cavallo tra storia e sociologia: la nascita della nuova borghesia tra eros e libertà. Lo spunto, in questo caso, è un dipinto impressionista, «Nella Serra» di Eduard Manet. Si approda al Novecento con la terza lezione che vedrà sul palco uno dei massimi esperti del periodo fascista, Emilio Gentile, già allievo di Renzo De Felice che metterà a confronto due regimi totalitari, quello di Benito Mussolini in Italia e quello di Lenin in Russia. Il punto di partenza, in questo caso, sarà «La Prima Ondata» di Primo Conti e un «Ritratto di Lenin». Infine, il «miracolo economico» italiano degli anni Cinquanta: il boom, la piena occupazione, il benessere crescente, le riforme, ma anche tutte le contraddizioni che ne sono scaturite. Ne parlerà Simona Colarizi, iniziando la sua lezione dal primo «Concetto Spaziale» di Lucio Fontana che, con le sue tele squarciate, ha simboleggiato un’epoca di cambiamento tumultuoso.
L’idea di organizzare a Verona queste lezioni nasce da un primo colloquio, 18 mesi fa, tra la direttrice di Confindustria Verona Rita Carisano e Steidl di Laterza. Il presidente di Cariverona Alessandro Mazzucco ha abbracciato entusiasta il progetto. «Nella mia idea, la Fondazione non è il luogo della questua, ma uno strumento per sostenere lo sviluppo economico e culturale del territorio». Il presidente degli Industriali, Michele Bauli, aggiunge: «La valorizzazione delle bellezze di Verona passa anche attraverso la promozione della cultura e dell’arte».
Le date Due lezioni questo mese, il 17 e il 24, le altre a novembre il 7 e il 14 Mazzucco (Cariverona) E’ un bel progetto con cui sostenere lo sviluppo economico e culturale del nostro territorio