I clienti sventano la rapina al discount
Piazza Giovanni XXIII, i cittadini «guidano» la polizia che arresta il malvivente
A tradirlo, quasi sicuramente, è stata la fretta: infatti il malvivente ha deciso di mettersi in coda insieme al resto dei clienti che attendevano il proprio turno per pagare la spesa e di «forzare» un po’ la situazione. Un azzardo che lo ha fatto finire nuovamente in carcere in attesa di comparire di fronte al gip per la convalida nel corso della quale dovrà difendersi dall’accusa di rapina aggravata. L’allarme è scattato ieri al Prix di piazza Giovanni XXIII .
A tradirlo, quasi sicuramente, è stata la fretta. Perché se avesse avuto un po’ più di pazienza, con ogni probabilità avrebbe atteso il momento più propizio per entrare in azione. Quello in cui si sarebbe ritrovato da solo di fronte alla sua vittima, il dipendente del supermercato di Borgo Roma che aveva messo nel mirino.
Invece il malvivente ha deciso di mettersi in coda insieme al resto dei clienti che attendevano il proprio turno per pagare la spesa e di «forzare» un po’ la situazione. Un azzardo che lo ha fatto finire nuovamente in carcere in attesa di comparire di fronte al gip per la convalida nel corso della quale dovrà difendersi dall’accusa di rapina aggravata.
L’allarme è scattato ieri verso mezzogiorno all’interno del supermercato Prix di piazza Giovanni XXIII a lato della chiesa del Gesù Divino Lavoratore. I dipendenti hanno poi raccontato alla polizia di aver notato sin da subito quell’uomo che si spostava con fare sospetto tra gli scaffali. Il rapinatore, uscito dal carcere di Montorio di recente, dopo aver finto di dover acquistare pochi prodotti, si è messo in coda come un cliente qualsiasi. E una volta arrivato il momento di pagare, ha sfilato dalla tasca una pistola puntandola contro il povero dipendente. «Dammi i soldi, presto» avrebbe ordinato con fare deciso al malcapitato prima di arraffare i contanti e darsi alla fuga a piedi.
Non aveva però fatto i conti proprio con quei clienti che si trovavano nel discount insieme a lui. Spaventati, ma non per questo paralizzati dalla paura, si sono letteralmente «lanciati» all’inseguimento dopo aver contattato il 113.
La centrale operativa della questura ha dirottato immediatamente in zona le pattuglie delle volanti, arrivate a sirene spiegate.
Il rapinatore, sentendosi probabilmente «braccato» avrebbe deciso di entrare in un bar per cambiare i vestiti, prima di riprendere a correre verso il Policlinico. Ma i cittadini, nel frattempo, raccontavano al telefono agli operatori tutti i suoi spostamenti. E gli agenti hanno così impiegato pochi minuti per rintracciarlo: si era nascosto dietro a un’auto parcheggiata. Addosso gli è stata trovata la pistola, risultata poi una scacciacani. Poco distante è stato poi recuperato il borsone dove aveva nascosto gli abiti e la refurtiva: 1.600 euro in contanti. Arrestato, è stato poi portato in carcere a Montorio. Di nuovo.