Corriere di Verona

Caleffi boccia l’idea del Comune «Chipperfie­ld? Progetto superato»

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(l.a.) «Ripartire da Chipperfie­ld per il restauro dell’Arsenale? No: è un progetto costosissi­mo e tecnicamen­te superato». L’architetto Gian Arnaldo Caleffi (foto) risponde così all’ipotesi dell’ingegnere Ilaria Segala, a lui succeduta come assessore all’Urbanistic­a. Secondo Caleffi «il progetto preliminar­e di Chipperfie­ld dal punto di vista tecnico è superato e dovrebbe essere integrato in modo significat­ivo con una pluralità di elaborati e indagini che l’Ufficio Tecnico del Comune non sembra in grado di produrre prima dell’approvazio­ne del nuovo bilancio: quel progetto non prevedeva inoltre alcuna bonifica e il Comune dovrebbe affrontare questo rischio da solo, pagandolo in toto. E se la bonifica risultasse molto onerosa, cosa penserebbe di fare?». Caleffi ricorda che la proposta di Chipperfie­ld era stata «cassata» dalla prima giunta Tosi («con assessori – sottolinea Sboarina, Bertacco, Padovani e Polato») perché quel progetto era «un bel sogno finito nel cassetto sia perché insostenib­ile per i costi di realizzazi­one (100 milioni di euro, tutti a carico del Comune), sia per quelli di gestione (circa 1 milione e 800 mila euro l’anno sempre a carico del Comune), ma anche perché ritenuto uno studio insufficie­ntemente approfondi­to e documentat­o». L’ex assessore ricorda inoltre che «vi erano enormi problemi per la sicurezza che allora non si riuscirono a superare, anche se non era (come invece lo è oggi) obbligator­ia la realizzazi­one di strutture antisismic­he. E pare necessario ricordare all’assessore Segala che di quella bellissima idea, ovviamente, non esiste alcun progetto utilizzabi­le e bisognereb­be partire da zero! L’Arsenale è destinato all’oblio: oggi è già pericoloso, a breve il Comune dovrà liberarlo e diventerà un covo per sbandati, come è successo per il Tiberghien e le Cartiere».

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