Il giorno di Tedx Sessioni rock e storie ad effetto
(d.o.)Sarà l’edizione dei grandi numeri, la prima su due giornate. Eccezion fatta per il pubblico in sala, per il quale contano i limiti fisici della Gran Guardia: mille persone, ossia tutti i posti a sedere sia in platea che in galleria. Almeno altrettante, però si collegheranno a internet per lo streaming in diretta (si può fare richiesta solo in anticipo fino a prima dell’inizio delle conferenze, in programma per le 11). La quarta edizione del Tedx Verona ne prevede tre sessioni: la seconda inizierà alle 14.30, la terza alle 16.30. Il modello segue rigorosamente le regole stilate in California, dov’è nato il format: brevi interventi, ma d’effetto, della durata di 18 minuti. Tutti quanti saranno «rock», assecondando il tema di quest’anno: ossia racconteranno di qualcosa di coraggioso, fuori dal comune e anche un po’ azzardato. Resi noti, ieri, i titoli degli interventi. C’è l’ingegnere aerospaziale Francesco Spina (foto), che parlerà di come sarà possibile costruire case su Marte stampandole in 3D. C’è Dylan Thuras, americano di Minneapolis, che ha curato un atlante di luoghi oscurii, che spiegherà come sta tentando di cambiare il mondo attraverso la curiosità. Non mancherà una rappresentanza veronese, tra cui il docente di robotica dell’università Paolo Fiorini, che darà una sua visione sulle macchine intelligenti, risorse e (fantascientificamente?) possibili minacce.La vera novità, però, è stata la giornata di ieri: per la prima volta in Italia un Tedx ha avuto un giorno di «preview», organizzato in una serie di laboratori ai quali hanno preso parte 500 persone. Tra questi diversi sono stati dedicati al public speaking (l’abilità di parlare in pubblico) e alle novità della tecnologia, tra cui blockchain, il sistema informatico dietro alla «criptovaluta» Bitcoin.