Campedelli: «Inglese al Napoli? È presto, e se Milik recupera... Il Var? Giudichiamo a fine anno»
«Speriamo che Milik recuperi, ho letto che per gennaio è già pronto quindi aspettiamo, penso sia ancora presto per dirlo». Spera, il presidente del Chievo, Luca Campedelli, che sia ancora presto per dire che il Napoli, a gennaio, si farà sotto per strappare il trasferimento anticipato di Roberto Inglese, centravanti-perno nella scacchiera di Rolly Maran. Speranza confidata ieri, dal n.1 di via Galvani, a Italpress, a margine dell’annuale workshop della Federscherma. Speranza che si lega, in qualche modo, a quanto dichiarato pochi giorni fa dal presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, il quale aveva spiegato come «Inglese arriverà a gennaio in caso di necessità». Quella necessità diventerà concreta, reale? A oggi, è molto probabile. Di certo l’accordo, tra i due club, ratificato a fine dello scorso mercato estivo con un’operazione da 10 milioni di euro più 2 di bonus,
era che l’attaccante di Vasto, impegnato in questi giorni con la Nazionale (prima convocazione, per lui) passasse al Napoli a giugno, rimanendo al Chievo sino a fine stagione. Ma poi, come noto, il recente infortunio di Milik ha scombinato l’orizzonte, facendo sì che l’ipotesi di un trasferimento anticipato di Inglese prendesse piede.
Di certo, quest’ipotesi di mercato circa il cannoniere della scorsa stagione clivense (10 gol, per Inglese, nel torneo 2016/17, oggi siamo a due, quelli contro Udinese e Cagliari) non sta turbando il bel moto andante della banda Maran, già a quota 11 in classifica. Banda Maran dove il mix tra senatori e giovani leve - i primi dominano, i secondi iniziano a trovare spazio - fa dormire sin qui sonni tranquilli: «I vecchietti e’ giusto che facciano il loro se hanno ancora capacita’ e volontà di farlo. Abbiamo comunque tanti giovani che sono davvero giovani come Stepinski, Depaoli... ecco, magari ci manca l’eta’ intermedia, cioè i ‘92, ‘93, ‘94». Parentesi finale, per Campedelli, sul Var: «Sono sempre non per la macchina, ma per l’uomo e quindi preferisco l’eventuale errore arbitrale. Per giudicare il Var bisogna comunque aspettare minimo un anno, sparargli già addosso se dopo così poche giornate o mi sembra un po’ prematuro».