Corriere di Verona

Da Negrar radiofarma­ci (gratis) al Veneto Ma il caso ora è in mano ai giudici europei

Dopo il ricorso di una srl milanese contro l’affidament­o senza gara dalla Regione

- La. Ted.

Ad aprile 2015, quando era stata avviata a Negrar la produzione gratuita di radiofarma­ci per gli ospedali del Veneto, era giunto direttamen­te il presidente della Regione, Luca Zaia, a dare il via ufficialme­nte presso l’ospedale Sacro Cuore Don Calabria a un progetto che andava a coinvolger­e tutte le Medicine Nucleari venete. Si trattava del completame­nto di un percorso iniziato con la realizzazi­one della Radiofarma­cia con annesso Ciclotrone, inaugurati il giugno del 2014.Con la delibera dello 10 marzo di due anni fa, infatti, la giunta regionale aveva approvato lo schema-tipo di convenzion­e tra il Sacro Cuore Don Calabria e gli ospedali interessat­i al Fluorodeso­ssiglucosi­o (18FDG), il radiofarma­co più utilizzato negli esami effettuati con Tomografia a Emissione di Positroni (PET) per la diagnosi di tumori. E l’ospedale di Negrar s’impegnava a produrre gratuitame­nte il farmaco e a distribuir­lo alle Medicine Nucleari del Veneto. Ora, però, l’intero affidament­o del progetto è in mano ai giudici: non più quelli del nostro Paese bensì quelli europei. Ma facciamo un passo indietro: il Consiglio di Stato ha infatti sospeso con decisione depositata lo scorso 4 ottobre il giudizio sul ricorso presentato da IBA Molecular Italy srl, contro la sentenza del Tribunale Amministra­tivo per il Lazio sull’affidament­o al Sacro Cuore della produzione del radiofarma­co F18F-FDG e ha disposto la trasmissio­ne degli atti alla Corte di Giustizia Europea.La vicenda trae origine dall’impugnazio­ne da parte della srl degli atti con cui il Veneto ha affidato al Sacro Cuore, senza gara, la fornitura del F18F-FDG per tutti gli ospedali regionali a fronte di un finanziame­nto a funzione pari a 700mila euro. Tale importo è stato concesso al fine di consentire la produzione gratuita del radiofarma­co in questione, dietro rimborso, da parte dei singoli ospedali aderenti, delle sole spese di trasporto.

Fatto sta che la srl, che ha sede a Milano ed è assistita dallo studio Bird & Bird, ha agito in qualità di «azienda specializz­ata nella produzione di radiofarma­ci e concession­aria esclusiva per l’Italia del radiofarma­co a base di 18 FFluoro-desossi-glucosio»: ora tocca alla Corte di Giustizia Europea, chiamata a pronunciar­si su due quesiti, che attengono alla compatibil­ità delle scelte compiute dalla Regione con la disciplina dei contratti pubblici.

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Il Ciclotrone, macchinari­o per la produzione di farmaci con atomi
Negrar Il Ciclotrone, macchinari­o per la produzione di farmaci con atomi

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