Corriere di Verona

Esce dal carcere per lavorare ma non rientra, detenuto ricercato

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Come faceva da tempo, giovedì mattina è uscito dal carcere di Montorio. La sua meta era quel posto di lavoro che gli era stato assegnato in base all’articolo 21, che prevede la possibilit­à di un impiego per chi come lui è detenuto.

Era impiegato in Comune, il detenuto albanese che da quasi una settimana è diventato uccel di bosco. Tecnicamen­te un «evaso», anche se lui non è scappato dal carcere. Sempliceme­nte giovedì non si è presentato sul posto di lavoro. I responsabi­li dell’ufficio in cui è impiegato hanno chiamato la direzione del carcere, avvisando del suo mancato arrivo. Ma da allora lui, che dovrebbe scontare una pena fino al 2020 per spaccio di droga, a Montorio non si è più presentato. Gli agenti della polizia penitenzia­ria lo descrivono come un detenuto modello, che non ha mai dato alcun problema. Tanto da essersi guadagnato quel «lavoro esterno» che oltre a un’occupazion­e porta anche a uno sconto dei giorni di pena da scontare. Tempo neanche un anno e sarebbe stato libero. A Montorio è il secondo caso di «evasione» in una decina d’anni. Solitament­e chi non rientra viene trovato nel giro di poco tempo. Il fatto che non sia stato rintraccia­to, lascia aperte tutte le ipotesi, non ultimavist­o l’ambiente dello spaccio da cui arrivava - quella di una «fuga» che di volontario non ha nulla.

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«Evaso» Il carcere di Montorio

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