E l’Amarone fa incetta di premi
I migliori giudizi nelle nuove edizioni delle guide 2018? Spettano ai vini veronesi. E a due marchi: l’Amarone Famiglia Pasqua e l’Amarone griffato Masi.
Partiamo dal primo marchio. L’Amarone per l’annata 2013, in casa Pasqua (brand fondato nel 1925) è stato premiato con i Tre Bicchieri da Gambero Rosso e ha ottenuto da Robert Parker 91/100 punti con la seguente motivazione: «Vino molto coinvolgente, potente e lungamente intenso». Mentre la riserva 2006, sempre da Roberto Parker, ha ottenuto 94/100 ed è stato indicato come miglior vino rosso italiano e miglior amarone all’International Wine Challange di Londra dello scorso anno. Un altro Amarone, il Mai Dire Mai 2010, Vini veronesi L’Amarone stravince
ha ottenuto ottimi punteggi proprio in questi giorni: Doctor Wine gli ha assegnato 93/100 punti e il Merano Wine Festival il bollino Gold, indicandolo come prodotto di eccellenza superiore. E ancora: DoctorWine ha assegnato 91/100 punti all’Amarone Cecilia Beretta Terre di Cariano Riserva 2012, lo stesso che s’è preso il massimo riconoscimento di Bibenda insieme all’Amarone Villa Borghetti 2014.
Passiamo, allora, al secondo brand che ha fatto incetta di premi, cioè Masi. Poker d’assi per il Campolongo di Torbe Amarone Classico 2011 della«Cantina Privata Boscaini», che si è preso i massimi punteggi di quattro tra le più rinomate guide: dopo i 96/100 nella Guida Essenziale di Daniele Cernilli Doctorwine, ecco i Tre Bicchieri della Guida Vini d’Italia 2018 del Gambero Rosso, le Super Tre Stelle dalla Guida Oro - I Vini di Veronelli e i 5 Grappoli di Bibenda, peraltro assegnati anche all’Amarone Riserva di Costasera 2012.