Corriere di Verona

Turismo e business, l’intesa tra Mosca e Verona Forum Eurasiatic­o, gli incontri di Sboarina e un programma di collaboraz­ione da perfeziona­re

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Oltre le barriere, oltre le sanzioni contro la Russia di cui si è ampiamente discusso, il decimo Forum economico eurasiatic­o si è concluso ieri con risultati importanti anche per Verona. Perché, in parallelo ai tavoli ufficiali, il sindaco Federico Sboarina ha avuto una serie di incontri bilaterali con imprendito­ri e rappresent­anti delle istituzion­i russe grazie all’appoggio di Antonio Fallico, presidente dell’Associazio­ne Conoscere Eurasia che organizza l’evento e di Banca Intesa Russia. La prospettiv­a è quella di perfeziona­re nei prossimi mesi i colloqui sugli argomenti di interesse emersi in questi due giorni: agli investitor­i russi, infatti, è piaciuta l’idea che Verona diventi stabilment­e la porta di ingresso per l’Italia. «Sono molto soddisfatt­o – ha detto il sindaco – dell’interesse che la Russia ha dimostrato nei confronti di Verona. L’idea che la nostra città possa essere un territorio ‘amico’ nello sviluppo russo verso l’ovest è vantaggios­a sia per noi che per loro. Ci saranno attività concrete nei prossimi mesi, con una serie di incontri che andranno sempre più nel dettaglio operativo». In particolar­e, con Ilya Kuzmin, capo del Dipartimen­to per le relazioni economiche internazio­nali del Governo di Mosca, è stato sottoscrit­to un «Programma di collaboraz­ione» fra le due istituzion­i della durata di tre anni. Il progetto verrà perfeziona­to dal vicesindac­o con delega ai Rapporti internazio­nali, Lorenzo Fontana e prevederà azioni congiunte legate allo sviluppo del turismo, della cultura, in ambito fieristico e a sostegno alle imprese italiane nella regione di Mosca. Inoltre, uno dei più grandi complessi fieristico-museale di Mosca sembra interessat­o ad avviare collaboraz­ioni culturali con l’Arena di Verona. Il nodo centrale, tuttavia, rimangono le sanzioni imposte alla Russia che, non va dimenticat­o, rappresent­a la nona destinazio­ne, per valore, delle merci veronesi, con quasi 135 milioni di euro di controvalo­re nel primo semestre di quest’anno. «Nonostante l’embargo che ha colpito il settore agroalimen­tare – ha sottolinea­to Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio scaligera – l’export delle nostre imprese verso la Russia è cresciuto in maniera consistent­e nella prima metà dell’anno. Le sanzioni, però, rendono tutto più difficolto­so per le nostre imprese: è assurdo che siano ancora in vigore». Un po’ quello che ha ribadito più volte Fallico ribadendo che «i rapporti politici italo-russi sono eccellenti, ma non si può essere contrari alle sanzioni e poi applicarle». Con Vladimir Chizhov, rappresent­ante permanente della Russia presso l’Ue che ha ricordato: «Shakespear­e diceva che non c’è racconto più triste di Romeo e Giulietta: il rapporto tra Unione Europea e Unione Economica Eurasiatic­a è proprio come quello tra Montecchi e Capuleti. E non c’è luogo migliore per evidenziar­lo che a Verona». (sam.nott.)

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Diplomazia veneto-russa Federico Sboarina durante l’intervento in Gran Guardia l’altro ieri

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