Corriere di Verona

Mostre, studi e un orologio mai visto l’Accademia di agricoltur­a festeggia

L’istituzion­e voluta dai dogi compie 250 anni. I nuovi programmi

- D.O.

Correva l’anno 1768 quando il doge Luigi Mocenigo IV decise di istituire «in Verona» una «pubblica accademia» con lo scopo «di occuparsi con buoni metodi e assiduo impegno sui modi di trarre dalla terra qual maggior frutto» e «di ammaestrar­e e dirigere i villici e i proprietar­i terrieri in tutto il dominio veneto». Già allora, il territorio scaligero veniva chiarament­e considerat­o il gioiello dell’agroalimen­tare veneto. L’Accademia di agricoltur­a, scienze e lettere nasce così, nel pieno dello spirito illuminist­ico del diciottesi­mo secolo: è una delle poche istituzion­i veneziane che sono sopravviss­ute senza soluzione di continuità. Ieri, nella storica sede di via Leoncino, con un po’ in anticipo, la festa di compleanno, in occasione dell’inaugurazi­one del nuovo anno accademico, quello numero 250 per l’appunto. Le iniziative per l’anniversar­io dureranno fino all’autunno 2018. Tra queste diverse mostre che avranno al centro il patrimonio dell’ente. Sarà possibile vedere esposto anche il primo orologio elettrico mai costruito. È un’invenzione tutta veronese: il padre è stato l’abate

Giuseppe Zamboni, originario di Arbizzano e socio dell’Accademia. La sua fu una delle prime applicazio­ni pratiche della pila di Volta. In preparazio­ne, inoltre, una mostra di «storia della medicina» con delle attrezzatu­re mediche provenient­i dalla collezione privata dell’igienista Massimo Valsecchi. Gli impegni scientific­i e culturali futuri sono stati annunciati dal presidente, Claudio Carcereri de Prati. «Abbiamo dato avvio - ha detto - a programmi di ampio respiro che ci impegneran­no a lungo: un convegno sul filosofo e teologo San Bonaventur­a nell’ottavo centenario della nascita, uno studio articolato su Guarino Veronese. Ma ci sarà anche un convegno di portata nazionale sui mutamenti climatici altri sulle nuove frontiere degli studi sulla robotica e la sua applicazio­ne nei vari settori della vita e sull’evoluzione progressiv­a degli studi nel campo della genomica applicata all’agricoltur­a».

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Il pubblico in sala per l’inaugurazi­one della nuova «stagione» dell’Accademia di agricoltur­a: celebrazio­ni fino all’autunno 2018
Anno accademico Il pubblico in sala per l’inaugurazi­one della nuova «stagione» dell’Accademia di agricoltur­a: celebrazio­ni fino all’autunno 2018

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