Operaio travolto dopo l’uscita di strada L’autopsia: «Ucciso da un mezzo pesante»
Caso di pirateria stradale. Finora è accusato il ragazzo veronese che investì la vittima con l’auto
Nel registro degli indagati, fino ad oggi, è stato iscritto solamente il giovane di San Giovanni Ilarione che nella drammatica notte di venerdì scorso si è fermato immediatamente dopo essersi accorto di aver centrato qualcosa con la sua auto sulla provinciale a Montecchia di Crosara.
Si trattava del corpo di Elmahdi El Hamra, operaio marocchino di 23 anni residente a Cologna Veneta con i familiari, morto poco dopo l’arrivo dei soccorritori di Verona Emergenza.
L’accusa, per il ragazzo veronese tutelato dall’avvocato Giovanni Bogoni è quella di omicidio colposo, ma al termine dell’autopsia eseguita nei giorni scorsi le indagini potrebbero presto orientarsi in un’altra direzione.
Perché i primi risultati dell’esame condotto dal medico legale Dario Raniero al Policlinico di Borgo Roma, avrebbero confermato che a travolgere Elmahdi sarebbero stati due mezzi distinti.
L’auto del giovane veronese e, con ogni probabilità, un camion che non si sarebbe fermato. L’ipotesi al vaglio del sostituto procuratore Elisabetta Labate è quindi quella di un caso, l’ennesimo, di pirateria stradale.
Secondo i primi accertamenti, infatti, il trauma da schiacciamento rilevato sul cranio della vittima sarebbe compatibile con l’impatto con un mezzo pesante.
Fondamentali per l’accertamento di quanto avvenuto, saranno anche i rilievi eseguiti sul posto dai carabinieri della compagnia di San Bonifacio. In particolare, si cercheranno di analizzare le tracce di pneumatico individuate sull’asfalto vicino al corpo del ragazzo maghrebino poi travolto.
Una tragedia assurda, dopo la serata trascorsa insieme agli amici. Secondo le prime ricostruzioni, Elmahdi avrebbe perso il controllo della sua Fiat Punto in un tratto rettilineo della provinciale, andando a finire fuori strada.
L’auto, sulla quale viaggiavano anche due amici, si era ribaltata ed Elmahdi era stato l’unico a riuscire a uscire dall’abitacolo e a risalire sulla strada in cerca di aiuto. Un’imprudenza costatagli carissimo: perché all’improvviso il giovane sarebbe stato travolto da un veicolo che non gli ha lasciato scampo.
I due amici, soccorsi da 118 e vigili del fuoco, erano stati invece trasferiti in ospedale in gravi condizioni. La famiglia di Elmahdi, nel frattempo, ha già provveduto al rimpatrio della salma in Marocco dove, nei giorni scorsi, è stato celebrato il funerale.
A Verona, intanto, proseguono le indagini per cercare di ricostruire esattamente cosa sia successo su quel rettilineo. E per cercare di individuare l’eventuale pirata della strada che avrebbe travolto il ragazzo.