La stracittadina dei baby: 4-1, esulta il Chievo
Il Chievo stritola il Verona nel derby Primavera. Tolta una vampata iniziale dell’Hellas, la gara di Caselle di Sommacampagna è un soliloquio per la formazione guidata da Lorenzo D’Anna, che s’impone per 4-1 impartendo una lezione severa alla squadra di Antonio Porta. Il Chievo arrivava al derby con una sconfitta pesante (5-1 a Bologna) che andava dimenticata alla svelta. Il Verona, allo stesso modo, aveva perso nell’ultimo turno, beffato nel finale dall’Atalanta, in un 3-2 di sorpassi e controsorpassi, a Vigasio. La fame di riscatto era forte da un lato come dell’altro, e la coincidenza, con 24 ore di anticipo, con la partita dei «grandi», un ingrediente saporito in più l’ha aggiunto. L’Hellas, per primo, si è scrollato di dosso la rabbia per lo stop recente e nel giro di 1’ è andato in vantaggio. Ci pensa Tupt, a siglare l’1-0 con un tiro dal limite, ma quando il Chievo ha iniziato a macinare gioco, pressando il Verona con il vigore del tridente avanzato Liberal-Isufaj-Leris, il pareggio ha iniziato ad aleggiare con insistenza immediata. Puntualmente, la rete è arrivata al 21’, dopo un triplice tentativo del Chievo. Borghetto, portiere dell’Hellas, ha ribattuto due conclusioni consecutive, ma Isufaj, sulla terza, ha dovuto soltanto appoggiare. Il pari ha alterato la chimica del match. Il Verona ha faticato a contenere la spinta della squadra di D’Anna e nella seconda parte del primo tempo è stato schiacciato all’indietro. Al 23’ il gol di Vignato ha spezzato l’equilibrio. Al 35’ Isufaj ha avuto la possibilità di calciare un rigore assegnato al Chievo per un’irregolarità in area commessa dalla difesa dell’Hellas: la scientifica trasformazione dell’attaccante italoalbanese ha timbrato il 3-1. La «suonata» non si è fermata lì, perché all’11’ del secondo tempo un nuovo penalty ha consentito al Chievo di infilare il quarto gol con Rabbas, fissando il risultato. Il resto è stato soltanto accademia. (m.f.)