Corriere di Verona

Avvocati, patrocinio del Comune al convegno di estrema destra «Siamo identitari, non fascisti»

I leader di Fortezza Europa: «Lottiamo contro immigrazio­ne e illegalità»

- Lillo Aldegheri

«Fascisti noi? No, noi non viviamo con la testa rivolta all’indietro: crediamo nei nostri ideali e ci battiamo per essi, prima di tutto contro l’immigrazio­ne e l’illegalità. Il resto sono invenzioni giornalist­iche per le quali sono già partite alcune querele». Emanuele Tesauro, presidente di Fortezza Europa, ed Alessandro Cavallini, vicepresid­ente, presentano così il convegno organizzat­o dal loro movimento e che è diventato un «caso» politico non solo a livello locale. Tutto nasce dal convegno che si terrà domani sul tema della legittima difesa e che, secondo l’Ordine degli Avvocati di Verona, ha un «valore formativo» tale da concedere un riconoscim­ento di crediti profession­ali ai suoi partecipan­ti.

La giunta comunale ha concesso il patrocinio ufficiale di Palazzo Barbieri all’iniziativa, cui parteciper­anno il vicesindac­o leghista, l’europarlam­entare Lorenzo Fontana, e il capogruppo del Carroccio, Vito Comencini. Il moderatore sarà Andrea Bacciga, consiglier­e comunale di Battiti (il movimento capitanato dal sindaco Federico Sboarina) il quale spiega che sarà «un convegno legato sia all’attualità di cronaca sia al Diritto penale. I relatori – aggiunge - saranno i fratelli Marco e Nicolò Petrali, il cui padre fu processato per aver ucciso uno dei due rapinatori che nel 2003 erano entrati nel suo negozio. Tema attualissi­mo – dice Bacciga – che qualcuno, a sinistra, tenta di censurare». Tesauro e Cavallini spiegano poi cosa sia Fortezza Europa. «Dicono che abbiamo preso il nome usato dal Terzo Reich hitleriano, ma a noi interessa il futuro, non il passato». E come vedete questo futuro? «Il pericolo fondamenta­le per noi europei è l’alluvione migratoria, quell’immigrazio­ne con cui qualcuno tenta di fare una sostituzio­ne etnica dei popoli europei, plasmati nei millenni a partire dai solidi pilastri della civiltà greco-romana. E più immigrazio­ne significa più reati, come dice l’Istat. Per questo – sottolinea Cavallini – c’è chi comincia a ricorrere alla giustizia-fai-date». Perché quel simbolo con le quattro frecce in un cerchio (che riecheggia graficamen­te molti simboli nazisti del passato)? «Perché il cerchio è la fortezza, dal cui interno partono le quattro forze per attaccare l’esterno».

Queste «quattro frecce» rappresent­ano l’identità («che va difesa dal caos migratorio e dal pensiero globalista, che porterà al decesso il nostro continente»), la famiglia («intesa come gens, stirpe, clan»), l’autarchia («anche con l’autosuffic­ienza energetica») e l’aristocraz­ia («col rifiuto radicale di ogni logica egualitari­a: non siamo tutti eguali»). Da dove venite? «Il sottoscrit­to da Forza Nuova – spiega Tesauro – ma Cavallini era di Fiamma Tricolore e altri da esperienze diverse: ci piace essere definiti soprattutt­o identitari. Hanno scritto di tutto, c’è chi ha tirato fuori la vecchia storia del manichino impiccato nella curva sud del Bentegodi, vicenda con cui non c’entriamo e per cui abbiamo querelato».

Bacciga conclude esprimendo la massima stima per il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Alessandro Rigoli «che ha mostrato coraggio, ribadendo nei fatti che i riconoscim­enti li concede sulla base dei temi discussi, non di chi li richiede. Nel 2013 – aggiunge – fu concesso lo stesso riconoscim­ento a un convegno voluto dal movimento Lgbt, ossia Lesbiche, gay, bisessuali e transgende­r. E l’Università di Verona ha organizzat­o un convegno sui flussi migratori, senza scandalo di alcuno. Perché noi no?».

Cavallini e Tesauro Il pericolo fondamenta­le per noi europei è l’alluvione migratoria Perché significa più reati

Bacciga Nel 2013 fu concesso lo stesso riconoscim­ento a un convegno voluto dal movimento Lgbt

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I leader Da sinistra, il vicepresid­ente Alessandro Cavallini, il presidente di Fortezza Europa Emanuele Tesauro e il consiglier­e di Battiti Andrea Bacciga

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