Fortezza Europa urla in consiglio (non al convegno)
In consiglio comunale la contestazione degli antagonisti di sinistra, ma fuori dall’Ater nessuna contestazione. Si è svolto ieri sera il convegno di Fortezza Europa che sta scatenando polemiche.
(an. pe.) Il prologo, in consiglio comunale, non era stato dei migliori. Perché quando il consigliere di Verona in Comune Michele Bertucco ha presentato una mozione contro il patrocinio del Comune al convegno sulla legittima difesa organizzato da Fortezza Europa, formazione della destra radicale, alcuni militanti della sinistra antagonista presenti tra il pubblico hanno urlato all’indirizzo dell’avvocato Andrea Bacciga, consigliere comunale e moderatore dell’incontro un poco rassicurante «Ci vediamo dopo». In realtà ieri sera fuori dalla sala conferenze dell’Ater di contestazioni non c’è stata neanche l’ombra. I posto a sedere, un centinaio, sono stati occupati in buona parte dalla «gioventù» che milita in Fortezza Europa. Ma tra il pubblico hanno preso posto anche alcuni avvocati che contestano la scelta del loro Ordine di riconoscere a chi avesse voluto prendere parte al convegno un credito formativo. Tra loro anche Eve Tessera che su change.org ha lanciato una petizione indirizzata al consiglio dell’Ordine degli Avvocati, al consiglio nazionale forense, al Comune di Verona e al ministro della Giustizia in cui si chiede il ritiro dell’accreditamento. La petizione nel giro di poche ore ha raccolto oltre un migliaio di firme. Tra le ragioni di chi ha sottoscritto l’iniziativa il fatto che «l’accreditamento concesso comporta, a tutti gli effetti, il sostegno a un movimento in assoluto contrasto con la normativa attualmente vigente nel nostro Paese e con i principi democratici della nostra Costituzione». E la cosa finirà anche in Parlamento. Il deputato Andrea Maestri di Possibile ha presentato un’interrogazione firmata anche da Pippo Civati per «un’associazione in palese violazione del dettato costituzionale, della legge Scelba e di quella Mancino».