Diga in mediana e «finto nove» Il nuovo Hellas
Centrocampo intoccabile, Bessa o Valoti contro il Genoa?
Aspettando Bessa, l’Hellas si affida a un centrocampo di corsa e muscoli. Non è ancora emerso, il talento del giocatore italo-brasiliano, in questo Verona. Il club gialloblù ha investito a lungo termine su di lui: il riscatto dall’Inter per 1.2 milioni di euro e, per Bessa, un nuovo contratto con scadenza fissata il 30 giugno 2021, con tanto di clausola rescissoria da 15 milioni di euro. Per adesso, però, i risultati non sono stati quelli attesi.
Afflitto dai problemi fisici, frenato sul piano della condizione, Bessa non è mai riuscito a esprimersi a livelli perlomeno vicini al rendimento tenuto nella passata stagione. Gol, assist, ritmo: questo è stato Bessa per l’Hellas che ha colto la promozione. Finora l’esito non è stato altrettanto esaltante. Occorre pazienza per rivedere il numero 24 gialloblù sugli standard che gli sono propri. Fabio Pecchia, intanto, ha fatto scelte differenti, anche perché Bessa è stato costretto a saltare per infortunio le partite con il Cagliari e il Bologna. Sulla linea mediana si è aperto uno scenario in cui spicca la quantità di Bruno Zuculini e Marcel Büchel. Una soluzione che ha funzionato proprio con il Bologna – il Verona ha preso i due gol che gli sono costati la sconfitta quando l’austriaco era uscito, rimpiazzato da Fossati – e, ancor di più, a Reggio Emilia con il Sassuolo. Al Mapei Stadium, inoltre, Zuculini ha segnato il secondo gol del suo campionato (a nulla era servito quello di Cagliari, con l’Hellas poi sconfitto). Bruno, dopo l’espulsione nel derby di campionato con il Chievo, ha imparato a regolare gli istinti agonistici. Büchel, che in estate era stato voluto da Pecchia, che l’aveva allenato a Gubbio, a inizio stagione era un intoccabile, ma le sue prove erano state sempre deludenti, tant’è che presto è finito in panchina. Ci si è alzato nelle ultime giornate e ha fornito un apporto fatto di tenacia e caparbietà, armi essenziali per la salvezza. Anche per questo Bessa è rimasto fuori con il Sassuolo, subentrando nel finale per Pazzini.
E sempre questa è la ragione per cui, con il Genoa, Pecchia non pensa a cambiamenti. A Bessa, piuttosto, potrebbe ritagliare il posto da centravanti arretrato. In questo senso, i prossimi allenamenti saranno decisivi. Moise Kean è recuperato – ma è fuori da un mese – Giampaolo Pazzini no. Tornare al centravanti classico o riproporre la soluzione con il «finto nove«? Pecchia prima capirà su chi potrà contare, dopo prenderà una decisione. Zuculini e Büchel sono, in questo momento, i «titolarissimi» di centrocampo. In attacco, Bessa, in Coppa Italia con il Chievo, ha faticato, mentre Valoti, col Sassuolo, è stato un martello, puntualissimo negli inserimenti offensivi, sebbene impreciso quando c’era da concludere. Pecchia, costretto a rivoluzionare la difesa per le assenze degli squalificati Heurtaux e Fares, punta sulla continuità negli altri reparti. Stando così le cose, Bessa, con le nuove certezze del Verona in mezzo e in avanti, dovrà essere al meglio per guadagnarsi una chance dal via, lunedì al Bentegodi.