«Fondo per le ex venete, rimborsi impossibili se basati sulle sentenze»
Veneto Banca, nuovo esposto sui crediti «facili»
Proteste
Una delle numerose manifestazioni di protesta contro le ex popolari venete indette dai risparmiatori che vogliono rientrare dei soldi che hanno perduto. Il fondo per le ex venete, al momento, non sembra dare loro molto speranze don Torta: una soluzione viziata alla radice per non contemplare i soci storici delle ex popolari che rappresenterebbero «l’80% del capitale bruciato dall’azzeramento dei titoli».
Al di là di tutto questo, secondo il legale è impraticabile l’idea di individuare gli aventi diritto al ristoro in base a sentenze passate in giudicato, così come non sarà possibile far conto, quale titolo equivalente, sull’ammissione allo stato passivo dato che mancherà il tempo tecnico per ottenerlo entro il 2018. Il collega Matteo Moschini, del Movimento per la difesa del cittadino, attende chiarimenti dal decreto: «Escluso si possa pensare di attribuire il compito di designare i destinatari del ristoro all’Arbitro Consob, che con la revoca delle licenze bancarie si è dichiarato incompetente. Mi aspetto, casomai che si rimpalli l’argomento all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) più volte chiamata in campo, sebbene non abbia competenze in materia finanziaria». C’è però anche chi ritiene improprio l’utilizzo di un decreto per fare chiarezza. E ritiene che i presupposti dovrebbero essere definiti con legge e non certo con un decreto ministeriale.
Ancora un avvocato, Rodolfo Bettiol, docente di procedura penale al Bo, classifica come «una stupidaggine» l’ipotesi di operare una selezione attraverso l’esito di processi giudiziari. «Tutti dovrebbero attivare azioni legali e non si capisce contro chi. Il fatto positivo di questa legge è che si è raggiunto il principio di un diritto all’indennizzo ma credo si possa semplificare il percorso». E Valter Rigobon, presidente di Adiconsum Veneto: «Come titolo equivalente ad una sentenza definitiva – azzarda – potrebbe esser usata la scelta dell’insinuazione allo stato passivo o l’aver semplicemente avviato una causa prima del dissesto».