Quote Finest, la Regione se ne libera
La Regione Veneto sta per liberarsi della quota detenuta nel capitale di Finest, Spa che si occupa di sostegno alla internazionalizzazione delle imprese del Nordest, pari al 14,9%. Contestualmente a mettere sul mercato la propria partecipazione è anche la finanziaria regionale Veneto Sviluppo, che di Finest detiene il 5,6%. La procedura di vendita delle azioni in portafoglio a Palazzo Balbi è stata avviata dalla giunta veneta come conseguenza di una delibera approvata lo scorso 22 novembre. Complessivamente la cessione degli asset dovrebbe consentire un introito pari ad oltre 30 milioni di euro. L’operazione si colloca in un disegno di riordino complessivo delle partecipazioni della Regione in società ritenute non strategiche, avendo riconosciuto in Finest un braccio operativo della società finanziaria del Friuli Venezia Giulia, Friulia, azionista di riferimento con il 73,2%. In tutto questo va considerata la costituzione, tre anni fa, di Friulia Veneto Sviluppo, società di gestione del risparmio (Sgr) nata da un accordo fra la finanziaria friulana e Veneto Sviluppo al fine di creare un sistema interregionale per la strutturazione di un Private Equity territoriale che raccolga capitali privati e istituzionali nelle due regioni per reinvestirli nelle Pmi degli stessi territori. Il mantenimento di una partecipazione in Finest, dunque, rappresenta una sovrapposizione che appare poco razionale. La delibera approvata dalla Regione prevede anche che qualora il socio di maggioranza di Finest, cioè Friulia, non fosse interessato a incrementare la propria quota, la partecipazione in vendita potrà essere rilevata da altre istituzioni finanziarie.