Corriere di Verona

Da Peschiera arriva «Rina Cele», la pigotta mezza africana e mezza «sbirra» della scuola di polizia

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(an. pe.) Sulla carta d’identità alla voce nazionalit­à è scritto «afriliana». Nome: Rina. Cognome: Cele. Luogo di nascita: Peschiera. Data di nascita: novembre 2017. Segni particolar­i: mezza italiana e mezza africana. Dove la parte italiana, che ha il viso di colore, indossa una divisa della polizia fatta con dei pezzi della divisa vera di un poliziotto in pensione e gli anfibi sono fatti con la pelle dei guanti che gli agenti usano in servizio. Rina è la pigotta della scuola di polizia di Peschiera e come altre

bambole di pezza dell’Unicef vestite da personaggi famosi andrà all’asta per finanziare i progetti dell’associazio­ne alla quale è stata consegnata venerdì. «Quando una signora dell’Unicef ci ha portato la pigotta svestita chiedendoc­i se volevamo partecipar­e all’iniziativa spiega il direttore della scuola Gianpaolo Trevisi - abbiamo pensato al calendario della polizia del 2017, nel quale al mese di luglio una poliziotta accarezza il figlio di un’immigrata di colore. Così è nata Rina Cele. Il nome basta invertirlo. Nasce da quel “celerina” con cui spesso vengono chiamate le donne della polizia, ma la sua parte italiana ha il viso di colore e la sua parte africana ha il volto bianco per un miscuglio che è alla base della vita».

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In pezza La pigotta Rina

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