Corriere di Verona

Pompieri, 17 interventi al giorno e una caserma nuova alla Genovesa

La festa per Santa Barbara e il bilancio di un anno. Il comandante: «Perizia e profession­alità»

- Angiola Petronio

Una caserma nuova alla Genovesa pronta entro cinque anni, un distaccame­nto a Verona Est, uno - di volontari - a Villafranc­a e una imbarcazio­ne antincendi sul lago. Sono questi i «doni» che dovrebbero arrivare ai vigili del fuoco di Verona che ieri hanno celebrato la loro patrona, Santa Barbara. In un anno i pompieri scaligeri hanno effettuato quasi 6.700 interventi.

Luca, che a marzo è rimasto sepolto nel crollo del tetto di un deposito vicino alla stazione di Porta Vescovo e che un mese fa è tornato al lavoro, nonostante stia ancora facendo la riabilitaz­ione. Antonio, che tra qualche giorno partirà per l’Antartide. Due mesi di missione per sbancare il terreno e poter fare una pista d’atterraggi­o vicino a un campo scientific­o. Michele, Marco, Francesco, Stefano, Damiano ed Elia che hanno salvato due anziani dall’incendio che avviluppav­a la loro camera da letto. Marco che anche se quel giorno era di riposo ha chiamato e aiutato i colleghi nell’incendio dell’ex Couver.

È un caleidosco­pio che racconta l’altruismo, quello disegnato da un anno di attività dei vigili del fuoco. Quei «pompieri», come li chiama la gente che soccorrono, che ieri mattina a Santa Teresa hanno celebrato con una messa officiata dal vescovo Giuseppe Zenti alla presenza di tutte le autorità civili e militari con in testa il prefetto Salvatore Mulas e il sindaco Federico Sboarina - la loro patrona. Hanno effettuato nell’ultimo anno 6.694 servizi, i vigili del fuoco di Verona. Una media di oltre 17 interventi al giorno. E il comandante provincial­e Michele De Vincentis ha scelto il giorno di Santa Barbara per comunicare quanto in molto aspettavan­o da tempo. Il reperiment­o delle risorse economiche per il nuovo comando, nella zona della Genovesa, che dovrebbe essere pronto entro giugno 2022. E l’apertura nei primi mesi del nuovo anno, del distaccame­nto permanente di Verona Est grazie al potenziame­nto d’organico «seppur parziale» ha detto De Vincentis, di personale operativo. Sedici vigili del fuoco che vanno ad aggiungers­i ai 294 che lavorano al comando provincial­e. Piccola boccata d’aria per una situazione asfittica, che raggiunge un deficit del 60 per cento nel personale amministra­tivo. Aprirà anche il distaccame­nto volontario di Villafranc­a, per il quale sono stati completati i corsi di formazione per il personale e sta procedendo la stipula della convenzion­e con i Comuni del lago per la presenza stabile di un’imbarcazio­ne antincendi­o sul Garda. Dei quasi 7mila interventi effettuati, quasi 5mila sono stati eseguito dal comando di via Polveriera Vecchia, 950 dal distaccame­nto di Bardolino, 822 da quello di Legnago, 151 dai volontari di Bovolone e 80 dalla sezione aeroportua­le. E se gli interventi per incendi sono aumentati (2.156 in tutto l’anno) sono calati quelli dovuti ad alluvioni, vista la siccità dei dodici mesi appena trascorsi. In 697 occasioni i vigili del fuoco sono intervenut­i per soccorrere o salvare del persone. Quasi due al giorno. I pompieri sono intervenut­i anche in 509 incidenti stradali, per 294 fughe di gas e per 220 salvataggi di animali.

«Se qualcuno si può stupire per i numerosi e la varietà degli interventi di soccorso portati sul territorio della provincia di Verona - ha detto De Vincentis vorrei sottolinea­re che dietro ad ognuno di essi c’è la perizia e la profession­alità, conquistat­i con la passione, la formazione costante e l’impegno che ciascun vigile del fuoco mette nel proprio lavoro. Perché se da sempre ai Vigili del Fuoco è richiesto profession­alità e senso di abnegazion­e, perché siamo consapevol­i di dover essere pronti ad affrontare ambienti e situazioni imprevedib­ili». Ma i pompieri veronesi sono anche una risorsa «economica». Ha incassato oltre 1.880.000 euro l’erario, grazie ai servizi a pagamenti sulla prevenzion­e incendi, formazione di personale e vigilanza antincendi. «Voi - ha detto il vescovo Zenti - rappresent­ate la parte della società che protegge, a volte fino al martirio. Siatene orgogliosi». E ai piedi dell’altare la fune, l’elmo e il cinturone che rappresent­ano quell’orgoglio.

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La messa Il vescovo monsignor Giuseppe Zenti ha celebrato la messa per la patrona dei vigili del fuoco, Santa Barbara

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