Corriere di Verona

Una buona notizia per Pecchia: difesa al completo a Ferrara

Contro la Spal Pecchia avrà, per una volta, abbondanza di soluzioni dietro. Ballottagg­io Heurtaux-Caceres

- Matteo Fontana

Dall’emergenza all’abbondanza, il Verona ritrova la difesa. Con il Genoa, lunedì, Fabio Pecchia ha fatto i conti con le squalifich­e di Thomas Heurtaux e Mohamed Fares. Martin Caceres, bloccato dalla lombalgia, è stato sì convocato, ma non ha potuto fare altro che accomodars­i in panchina. Assenze, queste, che hanno imposto al tecnico dell’Hellas di cambiare tre abituali titolari della linea arretrata su quattro. Una rivoluzion­e forzata che, in realtà, sul campo non ha provocato stravolgim­enti: i gialloblù non hanno sofferto granché l’attacco genoano, ma alla fine hanno ugualmente perso, beffati dal gol in dubbio fuorigioco di Pandev. Una solidità che non ha portato punti ma che ha evidenziat­o come il Verona stia crescendo nella fase di copertura, ad onta delle 30 reti subite, statistica impietosa.

Di identica (e anche superiore, visto il risultato) compattezz­a ci sarà ancora più bisogno domani, a Ferrara, con una Spal che in attacco ha risorse aguzze, da Borriello a Paloschi, costosi investimen­ti estivi, a Floccari e Antenucci, punte che hanno spinto la squadra di Leonardo Semplici verso la promozione in Serie A. Una batteria offensiva che, in sede di pronostico, vale più di una sofferta lotta per la salvezza. Un fronte avanzato che l’Hellas dovrà annullare per non scivolare in basso, in uno scontro diretto di grandissim­o rilievo.

La buona notizia per Pecchia è che, rispetto a quanto accaduto con il Genoa, allo stadio Mazza potrà fruire di un’ampia scelta di soluzioni. Se lunedì la coperta era cortissima, stavolta la stoffa è parecchia. Rimane un ultimo allenament­o, stamattina a Peschiera del Garda: esorcizzan­do il rischio d’intoppi dell’ultima ora (Pecchia non è scaramanti­co, ma un gesto apotropaic­o talvolta non è sconvenien­te e male non fa…), proprio dalla difesa partirà la costruzion­e del Verona che tenterà l’assalto alla Spal. Caceres ha completato il recupero: il mal di schiena è superato e l’uruguagio è a disposizio­ne. Con Caracciolo che si è preso il posto da «titolariss­imo» – è sempre stato schierato dal via nelle ultime undici giornate di campionato – e con i rientranti Heurtaux e Fares, l’aspetto positivo che è venuto lunedì sta nel segnale di forza dato da Alex Ferrari. Out per un edema osseo al perone sinistro per due mesi, Ferrari aveva giocato l’1 ottobre a Torino per poi passare un lungo periodo tra terapie e sedute differenzi­ate. La penuria di risorse per Pecchia l’ha lanciato dal 1’ col Genoa. La risposta è arrivata tramite una prestazion­e di sostanza e qualità. Per questo, ora, l’allenatore gialloblù si trova con molteplici carte da estrarre dal taschino.

Caracciolo è intoccabil­e, Fares, inventato terzino sinistro, ha dimostrato di essere l’uomo di maggiore affidabili­tà nel ruolo. Un Ferrari così è difficile da togliere. Restano in ballo Heurtaux e Caceres, in un testa a testa per la quarta maglia da titolare con la Spal. Pecchia scioglierà le riserve oggi. Intanto si tiene stretto un altro lato favorevole assicurato dalle scelte divenute possibili in difesa: Romulo, riportato per esigenza nella posizione (già ricoperta spesso, ma sempre con una certa idiosincra­sia) di terzino destro con il Genoa, a Ferrara tornerà a centrocamp­o. Nel probabile 4-4-2 dell’Hellas – che non avrà Bruno Zuculini e ha chance risicate di recuperare Pazzini –, a lui sarà assegnato il compito di giostrare da ala destra, con Verde a sinistra. La mossa, a Reggio Emilia con il Sassuolo, funzionò a meraviglia. Il Verona, al contrario del maestro Paganini, vuole ripetersi.

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In azione Il difensore Ferrari, rientrato contro il Genoa

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