Corriere di Verona

L’igloo tra movida e delusioni: «La gente? La portiamo su noi»

E allo stand bar i turisti chiedono: «Dove sono le renne?»

- D. O.

La «movida» si sposta a Castel San Pietro verso le 18. Qui il Christmas Dome, la «cupola di Natale», se si vuole tentare una traduzione letterale, l’«igloo», com’è sempre stata chiamata dagli addetti ai lavori, si riempie grazie agli eventi organizzat­i dai ragazzi di «Eccellenze Alimentari», l’Srl che opera nel settore food che ha in gestione la postazione. Prima, beno o male, di gente non ne circola moltissima. «Abbiamo puntato sui dj set, sulla musica lounge - affermano al mega chiosco - diciamo che siamo riusciti a portare su un po’ di gente. Altrimenti era dura». Insomma, anche nello stand del punto panoramico più gettonato della città c’è la delusione comune agli altri mercatini «periferici». E non manca anche qualche recriminaz­ione. «Quando si è deciso di fare lo stand qui - dice Andrea Rizzina, uno dello staff la premesse sembravano diverse: funicolare attiva tutti i giorni fino alle 22, altre bancarelle, le renne... Di questo non è rimasto nulla. La beffa è arrivata non appena abbiamo finito di montare tutto, il 19 novembre: abbiamo appreso che la funicolare avrebbe chiuso alle 16,30, come previsto dall’orario invernale». Alla partenza della funicolare precisano che l’orario invernale, fino al 26 dicembre (non a caso ultimo giorno dei mercatini in centro) si effettua solo dal lunedì al giovedì. Il venerdì e il sabato l’ultima corsa è alle 22, la domenica è alle 21. Qualche volta - si apprende sempre a Castel San Pietro - è accaduto anche che i tempi di chiusura non fossero ben coordinati: così mentre la biglietter­ia vendeva gli ultimi ticket (la corsa costa 2 euro), l’ultima carrozza in salita aveva già lasciato la stazione. Le renne sono l’altro punto dolente. I due giorni in cui sono rimaste a far da vedetta rivolte verso il santuario di Nostra Signora di Lourdes, sono state le vere star della location, fotografat­issime dagli avventori. «Poi la sovrintend­enza ha ordinato di toglierle prosegue Rizzina - e sono rimaste mestamente abbandonat­e qui per giorni. Le hanno mai rimesse da qualche parte?». La risposta rimane negativa, nonostante il successo. «Sono in moltissimi a chiedere ancora dove sono, è stata un’idea che ha lasciato il segno». Quello che non si è mai visto a Castel San Pietro, invece, sono gli stand che dovevano comparire attorno all’igloo. Rimane il bar all’interno, le specialità artigianal­i e il mercatino benefico il cui ricavato va alla Ronda della Carità. Se qualcuno vuole un ricordo, c’è anche la possibilit­à di farsi una foto e di stamparla istantanea­mente su una cartolina, da spedire ai propri cari. Lo sfondo, ironicamen­te, è quello di piazza Bra, con tanto di Stella. Torricelle non pervenute.

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(Sartori) La «Christmas dome» La cupola che ospita il bar a Castel San Pietro, nuova iniziativa legata ai mercatini di Natale

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