«Arsenale, subito la bonifica E con noi l’avrebbe pagata Italiana Costruzioni non i cittadini»
«Dopo il convegno in Gran Guardia, che ha riproposto tutte le 60 idee arrivate sull’Arsenale, senza un solo passo avanti verso le decisioni concrete, sarebbe l’ora di fare qualche scelta concreta: e la prima dovrebbe essere quella di una bonifica dei terreni, che sono inquinati e pericolosi!».
Flavio Tosi torna all’attacco sul futuro del grande compendio di Borgo Trento, affiancato da Alberto Bozza, Gian Arnaldo Caleffi, Giorgio Pasetto e da Massimiliano Barbagallo e Patrizia De Nardi, della Seconda Circoscrizione. Proprio la «Seconda», nei giorni scorsi, ha effettuato un sondaggio tra i cittadini per capire quali destinazioni vorrebbero per quell’area. «Ed anche loro – ha spiegato Bozza – hanno indicato un grande parco, un auditorium, spazi per il tempo libero, per anziani e anche una scuola per l’infanzia, ossia tutte destinazioni previste nel progetto di Italiana Costruzioni». «Da un anno – ricorda poi Pasetto – esiste l’obbligo di non rimanere su quelle aree per più di 5 ore al giorno, ma nessun cartello avverte di questa disposizione».
Caleffi spiega che l’ordine logico (e tecnico) delle cose da fare è preciso: «Prima la bonifica, poi i sottoservizi, quindi il restauro e per ultimo (per non danneggiarlo coi lavori di restauro) il Parco Urbano».
Conclusione di Tosi: «L’Amministrazione ha stanziato 9 milioni per tre anni, a partire dal 2018. Ora – aggiunge – aspettiamo i progetti per capire in primo luogo se si terrà conto di quanto discusso in commissione o se sia stato tutto fumo negli occhi, e in secondo luogo chi pagherà tutto quanto, visto che, ad esempio, la bonifica, obbligatoria per legge, sarebbe stata a carico di Italiana Costruzioni mentre ora sembra la si voglia mettere a carico dei contribuenti veronesi».