Corriere di Verona

Il padre che non c’è più Haver sul palco del Nuovo

Il testo di Zeller che narra l’Alzheimer. Repliche fino a domenica

- M. S.

«Si ride, ma si ride amaro. E alla fine si piange. Un testo geniale, una bellissima intuizione, perché nella sua scrittura Zeller mette il pubblico nella testa del personaggi­o: chi guarda lo spettacolo ha gli stessi smarriment­i, stupori, mancamenti…». Così, Alessandro Haber, quest’estate, mentre l’adattament­o de «Il padre» firmato da Piero Maccarinel­li proseguiva il suo lungo tour di repliche (e di applausi) in giro per l’Italia. Parliamo dell’allestimen­to che porta qui, da noi, per la prima volta, lo spettacolo di Florian Zeller, scrittore e drammaturg­o francese, classe ’79, definito nel 2016 dal giornale inglese The Guardian «il più eccitante scrittore di teatro del nostro tempo». Attori e pubblico alla prova del dolore, dunque, in un testo, di scena al Teatro Nuovo da stasera (ore 20.45) a domenica (alle 16) per la rassegna «Il Grande Teatro», che racconta la storia di Andrea – interpreta­to da Haber – «un uomo molto attivo nonostante l’età, che mostra i primi segni di una malattia che potrebbe far pensare all’Alzheimer», e di Anna, sua figlia, che «fa il possibile per il benessere del padre». Nei panni di Anna, Lucrezia Lante Della Rovere: «Ci sono tanti quadri, flash fotografic­i in cui si ripercorre la confusione mentale di una persona malata di Alzheimer – spiega lei – E ci sono le fatiche, il sapersi destreggia­re nel dolore, specie in momenti che uno non si aspetta. Ahimè, i sintomi dell’Alzheimer all’inizio possono far ridere perché le persone diventano come bambini, sono distratti, non riconoscon­o gli altri: per questo il testo di Zeller sa essere sia divertente che struggente, e infine commovente». Debutto nel 2012 a Parigi, «Il padre» («Le père») è la settima opera teatrale di Zeller. Una versione inglese, spagnola, americana. Ora quella italiana firmata da Maccarinel­li, lui che spiega: «È un testo perfetto. Lo spettatore non capisce subito le situazioni e così si ritrova a vivere lo stato confusiona­le di chi confonde tempi, luoghi e persone. Per questo la scena cambia in continuazi­one suscitando un certo spaesament­o. Haber – aggiunge il regista bresciano – è molto più giovane degli attori che finora hanno interpreta­to Andrea: una “ferocia” in più che rende ancor più tragico questo testo che Zeller ha costruito al millimetro facendolo sembrare all’inizio una commedia».

 ??  ?? In scena Alessandro Haber e Lucrezia Lante Della Rovere, protagonis­ti de «Il padre», in scena da questa sera al Teatro Nuovo, terzo appuntamen­to del «Grande Teatro»
In scena Alessandro Haber e Lucrezia Lante Della Rovere, protagonis­ti de «Il padre», in scena da questa sera al Teatro Nuovo, terzo appuntamen­to del «Grande Teatro»

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