Sboarina: «Arena, ora il mondo economico crede al nostro progetto»
Il sindaco: Bauli e Riello dimostrano che il mondo economico crede al nostro progetto sulla Fondazione
« Il sindaco Federico Sboarina è raggiante. E in effetti, per lui, il 2017 è stato davvero un annus mirabilis, con l’elezione a primo cittadino e la notizia dell’imminente nascita di un figlio. «I cittadini - ricorda per prima cosa il sindaco - in giugno, hanno chiesto a noi di amministrare Verona, e noi lo stiamo facendo».
«Sarà difficile, per me, vivere un anno più bello di questo». Il sindaco Federico Sboarina è raggiante. E in effetti, per lui, è stato davvero un annus mirabilis, con l’elezione a primo cittadino e la notizia dell’imminente nascita di un figlio. Logico quindi che alla tradizionale conferenza stampa di fine anno, che Sboarina tiene nel salone degli Arazzi circondato da tutti i suoi assessori, si sprizzi soddisfazione ed ottimismo. «I cittadini - ricorda per prima cosa il sindaco - in giugno, hanno chiesto a noi di amministrare Verona, e noi lo stiamo facendo, lavorando moltissimo e mantenendo, una dopo l’altra, tutte le promesse fatte in campagna elettorale».
Qual è la più importante? Sboarina sorride e spiega che il suo staff gli aveva chiesto di indicarne un’altra, ma lui non ha dubbi: «Al primo posto – dice – metto l’Arsenale. È stato un segnale bellissimo vedere arrivare 60 progetti: ora è il momento di decidere quale adottare. Le risorse ci sono, in gennaio sceglieremo cosa inserire all’interno del compendio perché – aggiunge – come mi ha detto un esperto, bloccando il progetto di project financing abbiamo tolto un tappo alla città».
Al secondo posto della sua «classifica» Sboarina pone la Fondazione lirica: «La disponibilità sia del presidente di Confindustria, Michele Bauli, sia del presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Riello ad entrare nel nuovo Consiglio d’Indirizzo, mostrano come tutto il mondo economico veronese sia dalla nostra parte e creda nel nostro progetto». Terzo gradino del podio allo stop ai centri commerciali «che stiamo rivedendo ma non singolarmente, bensì con una visione d’insieme che prima non esisteva».
Sboarina cita poi gli aiuti alle famiglie, la sistemazione di tante strade, la sicurezza («con un coordinamento tra istituzioni e Forze dell’ordine mai visto negli ultimi anni») la cultura («finalmente Verona ha un assessore che vi si dedica») e i rapporti internazionali. A questo proposito, il sindaco spiega di aver parlato la sera prima con Francesco Rutelli, coordinatore del Forum Italia Cina. «E Rutelli mi ha detto – sottolinea Sboarina – che lo stesso presidente XI Jinpoing, uno dei tre uomini più potenti del mondo, ha chiesto che si realizzi un evento tra Verona e Ningbo, la città cinese gemellata con la nostra e dove si svolse una infelice storia d’amore molto simile a quella di Giulietta e Romeo».
Sul compendio È stato un bellissimo segnale vedere arrivare 60 progetti. A gennaio sceglieremo, a me interessa che diventi un luogo vivo. Le risorse ci sono e potremmo anche vendere partecipazioni non più strategiche Nel mondo Stiamo curando i rapporti internazionali: anche la Cina chiede un evento da condividere con la nostra città. Conseguenze politiche dalle prossime elezioni? Non cambierà nulla, noi siamo amministratori
Dai giornalisti arrivano diverse domande. La fusione Agsm-Aim? «Stiamo facendo tutte le verifiche e avremo i risultati in gennaio: lavoriamo con spirito costruttivo e positivo, ma va detto che quando siamo arrivati abbiamo trovato quasi solo un titolo e poco altro». Cosa preferirebbe ci fosse nel nuovo Arsenale? «Mi interessa che sia un luogo ‘vivo’ dalle 8 alle 24, e mi piacerebbe si puntasse molto sull’innovazione». E i soldi? «Le risorse ci sono, potremmo anche vendere partecipazioni non più strategiche (il riferimento potrebbe essere alle quote di A4, ndr) e trovare investitori privati da coinvolgere». Il filobus? «È Natale – dice Sboarina – e non voglio fare polemiche, ma potremmo star qui fino a sera a parlare di quel che abbiamo trovato nelle carte su questo tema e sugli ultimi 2 anni di lavoro sul Traforo».
Ultimo tema, le elezioni politiche: potranno creare tensioni in maggioranza? «Io faccio il sindaco, Battiti non avrà sue liste elettorali, e a marzo credo ci saranno le stesse geometrie politiche che abbiamo visto alle comunali di Verona: siamo e resteremo una coalizione compatta, fatta anche di rapporti umani prima che politici, il che davvero conta molto». L’augurio ai veronesi? «Che abbiano un 2018 ottenendo ciascuno qualcosa in più di quanto ha oggi. Con tutto il cuore».